L’assessore ai Lavori Pubblici, Gianfranco Gaggero, se ne faccia una ragione: il "tapullo" della striscia di asfalto in via Airenti, utilizzato per coprire un pericoloso “cratere” presente da mesi sul fondo stradale, è stato realizzato soltanto qualche giorno dopo il sopralluogo della consigliera Pd Daniela Bozzano, documentato dalle telecamere de La Voce, a seguito dell’ennesimo grave incidente lungo l’arteria che collega Porto Maurizio a Caramagna, un quartiere dimenticato dall’Amministrazione.
Gaggero, rispondendo ieri nello spazio Question Time preliminare a consiglio comunale a un’interrogazione della consigliera sullo stato delle strade a Caramagnetta, invece di fornire una risposta compiuta, si è letteralmente scagliato contro Bozzano, accusandola di rivolgersi ai giornali per risolvere i problemi ma che la strada giusta non è quella. Ha precisato, inoltre, che “era da maggio che avevamo segnalato la situazione a Rivieracqua”.
Il paradosso è evidente: la “toppa” in questo caso è peggio del buco. L’Amministrazione ha lasciato correre da maggio, apparentemente incapace di esercitare alcuna pressione sul Consorzio idrico, lasciando che residenti, automobilisti, scooteristi, ciclisti e pedoni continuassero a correre rischi. Fa specie che parole così scomposte siano uscite dalla bocca di Gaggero, un tempo elegante nelle espressioni e cresciuto politicamente alla scuola dei “portorini” di via Cascione. I suoi mentori non si sarebbero mai espressi in questi termini. Forse, la lunga militanza amministrativa del geometra - assessore non lo aveva mai messo di fronte alla necessità di affrontare un’opposizione puntuale e critica?
La consigliera Bozzano, nei confronti dell’Amministrazione Scajola, sarà forse fastidiosa come un foruncolo dove non batte il sole, ma caro assessore: se ne faccia una ragione. Il ruolo di chi controlla e stimola l’azione dell’Amministrazione è essenziale, soprattutto quando si tratta della sicurezza dei cittadini.













