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Via Airenti, a Caramagna, torna al centro dell’attenzione dopo l’ennesimo grave incidente registrato nei giorni scorsi. Una strada fondamentale per la viabilità del retroterra portorino, ma da anni considerata pericolosa dai residenti e dagli stessi automobilisti. Abbiamo seguito la consigliera del Partito Democratico, Daniela Bozzano, durante un sopralluogo sul posto per documentare lo stato della carreggiata e le principali criticità.
L'INTERVISTA
Bozzano evidenzia una situazione che definisce "preoccupante e ormai insostenibile". Il fondo stradale appare ampiamente sconnesso, con buche e avvallamenti che mettono a rischio sia chi percorre la strada in auto sia chi la utilizza in moto o in bici. Un ulteriore elemento di pericolo è rappresentato dalla scarsa illuminazione: "In diversi tratti la luce è insufficiente, mentre in altri risulta completamente assente, rendendo la circolazione particolarmente rischiosa nelle ore serali".
A peggiorare la situazione, l’assenza di specchi parabolici nelle curve cieche, dove la visibilità è ridotta al minimo, e la totale mancanza di marciapiedi o percorsi protetti per i pedoni. "Qui – sottolinea la consigliera – non esiste alcuna tutela per chi cammina. Le persone sono costrette a procedere sul bordo della carreggiata, spesso al buio e con auto che transitano a velocità sostenuta. Una condizione inaccettabile, soprattutto in una zona abitata e frequentata quotidianamente".
Daniela Bozzano parla apertamente di una strada "abbandonata da anni dall’Amministrazione", nonostante le segnalazioni dei cittadini e i ripetuti episodi che testimoniano la pericolosità della via. Tra le proposte avanzate nel corso del sopralluogo, una delle più immediate, riguarda "l’introduzione del senso unico, soluzione che permetterebbe di allargare lo spazio dedicato ai pedoni e di ridurre i rischi nelle curve strette".
Nel corso della videointervista che accompagna questo servizio, la consigliera chiede interventi urgenti e un piano organico di messa in sicurezza, affinché via Airenti possa finalmente diventare una strada sicura e adeguata alle esigenze di chi vi transita ogni giorno. "La prevenzione – conclude Bozzano – si fa con atti concreti, non dopo l’ennesimo incidente grave".
(Video Marco Ausenda)
