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Al Direttore | 08 gennaio 2024, 12:45

Razzismo al Vieusseux, una professoressa: "L'istituto ha una lunga e solida tradizione di rispetto della diversità"

La docente Nicoletta sasso difende il liceo in cui insegna da anni

Razzismo al Vieusseux, una professoressa: "L'istituto ha una lunga e solida tradizione di rispetto della diversità"

La professoressa del liceo Scientifico G.P. Vieusseux di Imperia, Nicoletta Sasso, risponde alla lettera ricevuta e pubblicata da La voce di Imperia in cui si denunciava un episodio di razzismo avvenuto durante un'interrogazione di Storia dell'arte. 

"Gentile Direttore,

sono un’insegnante 'storica' del Liceo G.P. Vieusseux di Imperia (storica è meno traumatico di 'vecchia', per età e professione) e Le scrivo in relazione a una lettera recentemente pubblicata sulla Sua testata a firma di alcuni genitori del medesimo Istituto. Poche righe per rimarcare che i valori fondanti cui si ispira il mio lavoro e quello di tanti colleghi, sia nella didattica sia nella relazione con gli studenti, sono convintamente improntati al rispetto della diversità, all’accoglienza, allo sforzo quotidiano di includere ogni individualità nel percorso di apprendimento e di crescita personale.

Senza timore di essere smentita (insegno lì dal ‘91), il Vieusseux ha una lunga e solida tradizione in tal senso e non può essere un singolo episodio, di cui non intendo qui entrare nel merito ma che sicuramente presenta contorni lontani dal mio sentire, a offuscare un percorso valoriale di cui c’è da andare fieri. Il dialogo, il dibattito, il confronto, la valorizzazione di ciò che è lontano da noi- ma mai estraneo-contraddistinguono quotidianamente il rapporto con i nostri ragazzi ai quali cerchiamo di trasmettere, tra l’altro, la consapevolezza di vivere in una società complessa che richiede sì competenze specifiche e una certa competitività per 'reggere' sul mercato, ma mai a discapito di valori umani irrinunciabili quali la disponibilità ad aprirsi all’altro senza pregiudizi e il rispetto dovuto a ogni persona, a qualsiasi orizzonte culturale ed etnico appartenga.

E’ mia convinzione che questi siano i capisaldi su cui debba fondarsi una scuola pubblica che intenda svolgere il suo compito al meglio, non solo nell’ambito dell’istruzione ma al fine di formare persone all’altezza delle sfide contemporanee.

Si sa  che è  una peculiarità umana  cercare di dare senso all’esperienza. Ecco, quasi alle soglie della pensione, mi piace individuare questo senso soprattutto nel rapporto formativo che un insegnante deve sapere svolgere verso i  soggetti in crescita che gli vengono affidati e che testimoniano poi, con il loro percorso di vita, se questi sforzi non sono stati vani.

In ultimo: ho enunciato l’ovvio, concetti facilmente condivisibili ma, mi sa, da rispolverare spesso.

Nicoletta Sasso"

 

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