Il dibattito sull'intitolazione della ciclabile di Imperia continua a tenere banco. Dopo la proposta avanzata dall'opposizione di dedicare il percorso ciclabile all'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, emerge una nuova ipotesi che coinvolge due illustri premi Nobel imperiesi Giulio Natta e Renato Dulbecco.
Secondo fonti ben informate, la Commissione toponomastica di Palazzo Civico sarebbe al lavoro su questa nuova proposta da tempo, ben prima che le minoranze presentassero l'idea legata a Pertini. L'ipotesi di dedicare i due rami della ciclabile ai due scienziati rappresenterebbe un tributo a due figure di spicco della ricerca scientifica, rispettivamente premiati con il Nobel per la Chimica e per la Medicina. Natta, noto per i suoi contributi nel campo della chimica industriale e Dulbecco che ha ricevuto il riconoscimento per il suo lavoro in biologia cellulare, sono due personalità che hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della scienza.
Questa proposta nasce con di celebrare le due eccellenze scientifiche che hanno dato lustro a Imperia e al mondo intero. L'idea di dedicare i due tratti della ciclabile ai due scienziati si inserisce perfettamente nel contesto di un percorso che mira a valorizzare la città e a trasformarla in un punto di riferimento per la mobilità sostenibile, ma anche per la cultura e la storia.
Il dibattito tra le forze politiche, le istituzioni locali e i cittadini continua a farsi sentire. Da un lato, c'è chi ritiene che dedicare la ciclabile a Sandro Pertini sarebbe un atto di riconoscimento per una figura di altissimo profilo istituzionale che ha ricoperto un ruolo fondamentale nella vita politica e sociale del Paese e molto legato a Imperia. Dall'altro, chi sostiene l'intitolazione a Natta e Dulbecco vede in questa scelta un'opportunità per rafforzare l'identità scientifica e culturale di Imperia.
L'esito di questa discussione è ancora incerto. Intanto la società civile imperiese segue con interesse l'evolversi del dibattito, consapevole che l'intitolazione non è solo una questione di nomi, ma anche di valori e di identità collettiva.