Il Comune dichiara guerra ai “portoghesi” del teatro Cavour: aboliti tutti gli omaggi, tranne quelli del sindaco. Lotta senza quartiere, quella dell’amministrazione guidata dal sindaco, Renato Pilade, contro chi entra gratis per assistere agli eventi teatrali, lirici e artistici previsti dal calendario della stagione culturale imperiese. “Le statistiche - denuncia il consigliere delegato Neri Valcado - dimostrano che, a certi 'tutto esaurito', per una capienza di 900 posti, corrisponde una vendita effettiva di biglietti inferiore di oltre la metà”.
Partendo da questa considerazione, gli amministratori hanno stabilito, all'unanimità, di abolire per gli spettacoli lirici (per ora, ma poi non solo quelli) ogni distribuzione di biglietti omaggio.
“Una nuova regola alla quale dovremmo sempre attenerci. Io stesso ho comperato i biglietti per la mia famiglia – aggiunge - soltanto il sindaco ha il diritto-dovere di assegnare gratis una parte dei biglietti, ma solo se lo riterrà opportuno e comunque in un numero limitatissimo”.
L’operazione mira a “stroncare la piaga degli ingressi di favore”, in modo tale da evitare che agli spettacoli pubblici, che costano più di quanto poi si incassa dalla vendita dei biglietti, paghino soltanto i non raccomandati e i non addetti ai lavori comunali.
Valcado ne approfitta per fare il punto sugli spettacoli programmati per il Teatro Rossini che, pur essendo di proprietà comunale, è ancora affidato alla gestione privata, “Questa stagione – precisa - è stata perfezionata secondo il contratto che lega la sua gestione al Comune. Abbiamo chiesto garanzie, in primo luogo che non siano presentati spettacoli erotici o a 'luci rosse'. Tutto questo per rispetto alla cultura e ai principi della promozione civile”.














