Nona puntata, penultima. L'OROLOGIO.
Il capitano Forti fa una veloce verifica sul traffico telefonico di Neri, finché uno dei contatti gli accende una luce: una chiamata in uscita dal telefono dell'uomo, due giorni prima dell'omicidio, diventa più di un indizio. Forti indossa il cappello e, uscendo concitato dal suo ufficio, chiama Preziosi: “Venga tenente, ci sono grosse novità!”
“Consegniamo il verbale alla Procura di Imperia?” chiede la ragazza. “No, andiamo a trovare qualcuno ad Andora".
Parcheggiata l'auto nei pressi di piazza caduti di Nassiriya, dove si svolge il mercato settimanale, i due suonano al citofono di un elegante palazzo dallo stile saraceno.
Durante il tragitto su Capo Mele, Forti ha accennato un piano atto a smascherare chi ha ucciso Riccardo Dei. Tuttavia, quell'idea era descritta in maniera molto vaga, quasi a non volerla svelare completamente, forse perché troppo azzardata. Preziosi però ha capito tutto ugualmente ed è pronta a reggere il gioco al capitano. Dal piccolo altoparlante del citofono: "Si, chi è?" "Carabinieri!" e dopo un istante di esitazione: "Prego, salite pure". I due militari non avrebbero mai pensato che i loro dubbi li portassero davanti a questa porta, che ora, lentamente si sta aprendo.
Continua...






