Quinta puntata. L'OROLOGIO.
Senza attendere la classica risposta: "Avanti!" la porta si spalanca e un giovane collega del capitano entra con irruenza, dicendogli: “Stasera si va tutti a ballare, passo a prenderti alle 22,00!”,
“No, no, non sono dell’umore giusto”. Forti prova con queste parole a declinare l’invito, il Carabiniere però insiste: “Se non sei dell’umore giusto, allora devi proprio uscire!” senza lasciargli altra scelta. L'ufficiale, rassegnato, alza lo sguardo al cielo, mentre la tenente sorride sarcastica.
E' sera, e il suono del clacson che arriva dalla finestra aperta chiama Forti al suo sgradito appuntamento. Esce da casa abbigliato con dei jeans, un paio di vecchie scarpe da tennis e una maglietta bianca stropicciata. Il suo collega, vedendolo, scoppia a ridere, lui è vestito di tutto punto e saluta Forti dicendogli ironicamente: “Buonasera! Vuoi proprio fare una strage di cuori!”
“O così, o torno a casa” risponde il capitano, sperando nella seconda ipotesi.
“Ok, ok, come vuoi… dai, andiamo" dirigendosi con l'auto verso la zona del porto di Alassio.
Nel locale c’è una gran confusione, Forti prende una birra al bar e si rilassa uscendo in un angolo della terrazza sul mare. Si gode il fresco della sera, quando una ragazza seduta da sola attira la sua attenzione. È proprio quell’antipatica che qualche sera prima lo sfotteva in modo irriverente, ma oggi sembra un’altra persona. È molto triste e si tiene la testa tra le mani. Nessuno parla con lei, così Pietro le si avvicina: “Francesca, che succede?”. Forti ha una straordinaria memoria, ricorda nomi, volti, indirizzi, numeri telefonici… è meglio di un computer. La ragazza non risponde, appare infastidita, cerca di darsi un’aria spavalda, ma non inganna il capitano.
“Niente champagne stasera?” ora la provocazione di Forti è molto più diretta.
Francesca si guarda intorno con circospezione, poi si avvicina e inizia a sussurrargli qualcosa all’orecchio.
Continua...






