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Attualità | 14 luglio 2025, 16:01

'Riviera dei Sapori', il nuovo volto del Ponente ligure tra gusto, identità e futuro

Nato ufficialmente al Frantoio Giromela per volontà di Marco Benedetti, il nuovo marchio affianca quello storico della Riviera dei Fiori e punta a valorizzare l’entroterra e le eccellenze agroalimentari locali

'Riviera dei Sapori',  il nuovo volto del Ponente ligure tra gusto, identità e futuro

Il futuro si chiama Riviera dei Sapori. Un ʽmarchioʼ che affiancherà quello storico di Riviera dei fiori e che ha sancito la sua nascita questa mattina nella splendida e suggestiva cornice del Frantoio Giromela grazie all’idea e all’intelligente caparbietà di  Marco Benedetti, amministratore unico DMO Riviera dei Fiori. Un battesimo che, come tutte le nascite nobili, ha avuto numerosi ʽpadriniʼ altrettanto prestigiosi considerato che rappresenta una positiva novità dirompente nella realtà rivierasca quale strumento di promuovere e sostenere lo sviluppo del territorio soprattutto con particolare interesse per le aree interne del Ponente. 

Insomma, si dovrebbe dire finalmente il superamento degli individualismi, degli sterili egoismi che, in passato, hanno sempre bloccato l’apertura al futuro del territorio provinciale e, in particolare, dell’entroterra privo di risorse. Tanto che persino l’intervento del presidente della Provincia lo ha contestato. “In questa terra – ha sottolineato Claudio Scajolaè sempre stata presente la cultura del campanilismo mentre è assolutamente necessario lo spirito di collaborazione come unica possibilità di rilancio del nostro territorio che può attirare un turismo più colto attento alla sostanza delle cose”.  

Una sentenza che trova d’accordo pure il vice presidente e assessore all’agricoltura della Regione Liguria. “È vero che esiste molta individualità anche tra categorie – ha ammesso Alessandro Piana –. La nostra regione può vantare atout incredibili come una palestra a cielo aperto, con oltre 5 mila chilometri di sentieri percorribili a piedi, a cavallo e in mountain bike per cui la Regione ha già contribuito con quasi 900 mila euro”. 

Poi tocca al ʽprogettistaʼ spiegare la sua creatura, ovvero la Riviera dei Sapori. “Questo progetto contiene due anime – ha spiegato Marco Debenedetti – .Uno è definito per il rilancio dell’economia del ponente ligure, si sono già associate oltre 50 aziende locali presenti pure nella nuova ʽcardʼ Riviera dei Sapori, mentre dovrà avere una parte importante per il miglioramento dell’offerta turistica”. Un’idea assolutamente necessaria che si coniuga con la promozione delle aree interne spesso anzi, solitamente più conosciute dai turisti del nord Europa che dagli italiani. 

Uno degli obiettivi più importanti del progetto – continua Benedetti è quello di rafforzare le economie locali, di valorizzare città e paesi con lo scopo di promuovere i prodotti della filiera agroalimentare senza dimenticare di sostenere il turismo lento capace di vivere le esperienze più autentiche sul territorio interessato”. Ma l’amministratore unico DMO si lascia andare a una novità epocale. “In questi giorni – afferma – grazie a un accordo ai passeggeri dell’Espresso Roma-Marsiglia sarà consegnato il materiale divulgativo sulla Riviera dei Sapori e nella stessa operazione saranno coinvolti tutti gli hotel e gli Office de turism della Costa Azzurra”. 

Non poteva mancare l’intervento dell’assessore regionale al Turismo. “Stiamo pensando a un turismo esperienziale e industriale – ha precisato Luca Lombardi –. Con il nuovo marchio possiamo lanciare sul mercato i nostri prodotti che rimangono di nicchia ma che garantiscono un elevato livello qualitativo con la possibilità di allungare la permanenza media della presenza turistica”. Il futuro ha necessità anche e soprattutto di infrastrutture come ha rilevato l’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale. “Abbiamo già immesso nel patrimonio regionale quella che adesso è la pista ciclabile – ha osservato Marco Scajola –. Il turismo ha bisogno di opere a suo sostegno e la Regione ha già contribuito con più di 50 milioni di euro e oltre 170 interventi al Fondo per la rigenerazione urbana”.

Ino Gazo

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