Nasce a Diano Marina Giuseppe Canepa, parlamentare, giornalista e combattente italiano.
Fu lui, nel 1892 a Genova, insieme a Filippo Turati e Camillo Prampolini, a fondare il Partito dei Lavoratori Italiani, diventato l'anno successivo il Partito Socialista dei lavoratori Italiani a Reggio Emilia e nel 1895 a Parma il Partito Socialista Italiano.
Dopo essere stato allievo di Antonio Labriola, Canepa tornò a Genova. Qui fondò e diresse il quotidiano socialriformista Il Lavoro, sul quale poi scrissero le migliori firme del giornalismo italiano: Giovanni Ansaldo, Missiroli, Irene Brin, Adriano Tilgher, Vittorio Cavassa. A lui va ascritta la coraggiosa campagna giornalistica de Il Lavoro contro il fascismo all'epoca del processo Matteotti. Di quel giornale, va ricordato, divenne in seguito direttore dopo la liberazione Sandro Pertini.
Canepa, coerente con la campagna interventista condotta da Il Lavoro, partecipò da volontario, a 50 anni, alla Prima Guerra, uscendo ferito in battaglia nel luglio del 1915, vicenda che gli fece ricevere una Medaglia d'Argento al Valor Militare. Fu quindi Commissario ai Consumi nel governo di Paolo Boselli e, all'avvento del fascismo, fu costretto a ritirarsi dalla vita politica.
Nel 1945 diresse quindi Il Secolo Liberale che, di fatto, era Il Secolo XIX di Genova sotto la gestione del Cln Alta Italia. Nell'immediato Dopoguerra fece parte dell'Assemblea Costituente e fu deputato della prima legislatura repubblicana nelle tra file del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani. Morì a Roma il 22 dicembre del 1948.