AL DIRETTORE. Acqua che manca, manutenzione che non c'è

Riceviamo e pubblichiamo

Da cittadino di Imperia trovo davvero inconcepibile la mancata, o il più delle volte ritardata, manutenzione dell’acquedotto cittadino. Da ormai diversi anni, con una frequenza sempre più preoccupante, intere zone della città rimangono senz’acqua a causa di guasti, rotture e problematiche strutturali che sembrano non trovare mai una soluzione definitiva.

Solo circa due settimane fa, il geyser verificatosi in via Airenti ha paralizzato il traffico di Porto Maurizio per diverse ore, creando disagi non solo agli automobilisti ma anche ai residenti e alle attività commerciali. Episodi come questo non sono più casi isolati: negli ultimi anni si sono verificati numerosi geyser, spesso causati dalla mancata manutenzione e, soprattutto, dall’estrema vetustà del sistema di tubature della città.

Se si guarda all’intero territorio comunale, emerge chiaramente come questi eventi si ripetano con allarmante regolarità. E la situazione diventa ancora più critica nelle frazioni e nelle zone periferiche, dove i disservizi sono spesso più frequenti e prolungati, ma ricevono meno attenzione.

Anche nella zona in cui abito, in via Martiri, il problema è ormai abituale. Negli ultimi mesi, più volte, siamo rimasti senz’acqua in casa per diverse ore. Un disagio enorme che colpisce moltissime famiglie di Porto Maurizio e che incide pesantemente sulla vita quotidiana, dall’igiene personale alle attività domestiche più elementari.

Ciò che fa davvero arrabbiare, però, è il confronto con alcune scelte di spesa dell’amministrazione comunale. Il Comune ha infatti investito circa 150 mila euro per illuminazioni, una sala fumatori e una sala da pranzo all’interno del municipio. Spese che, pur potendo avere una loro utilità, appaiono francamente superflue se messe a confronto con l’urgenza di garantire un servizio essenziale come l’acqua.

Quei fondi, così come molte altre spese evitabili, avrebbero potuto essere destinati alla manutenzione del sistema fognario e dell’acquedotto cittadino. Perché l’acqua non è un lusso né un optional: è un bene comune, un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini, senza interruzioni e senza dover convivere costantemente con disservizi ormai diventati la normalità.

Imperia merita infrastrutture sicure, moderne e funzionanti. E i suoi cittadini meritano rispetto

Lettera firmata