Da sempre la Natività viene rappresentata attraverso allestimenti suggestivi, molti dei quali riproducono con grande cura il paesaggio tipico dell’entroterra, fatto di fasce, uliveti e piccoli borghi sospesi nel tempo.
A Ville San Pietro, piccola frazione del Comune di Borgomaro, un gruppetto di volenterose ha però scelto una strada diversa e originale: far nascere Gesù Bambino non in una capanna tradizionale, ma tra gli attrezzi simbolo del mondo contadino, oggi quasi del tutto dimenticato.
Già lo scorso anno il tema del presepe aveva colpito per la sua semplicità e forza evocativa: “U Banbin in te üive”, ovvero Gesù Bambino tra le olive. Una vecchia chitara, defoliatrice in legno utilizzata per separare le foglie dalle olive appena abbacchiate, era stata trasformata in capanna. Attorno, sacchi, canestri, foglie e olive ricreavano un’atmosfera autentica, legata alla fatica e alla dignità del lavoro nei campi.
Quest’anno il tema si rinnova, ma resta fedele alla stessa filosofia: “U Banbin… l’üga… u vin” – Gesù Bambino, l’uva, il vino.
Un presepe “vignaiolo” che affonda le radici nella cultura agricola del territorio. Il gruppo della Natività è collocato all’interno di un vecchio torchio, un tempo utilizzato per spremere le vinacce. L’allestimento è arricchito da tralci di vite, grappoli di uva passa e numerose attrezzature di cantina: bigonce, tinozze di legno e perfino un’antica zucchetta, usata come contenitore per portare il vino durante le giornate di lavoro in campagna.

Un’iniziativa semplice ma profondamente significativa, che merita di essere valorizzata. Dimostra infatti come, nonostante lo spopolamento, i piccoli borghi dell’entroterra ligure non vogliano morire, ma sappiano custodire la memoria del passato e trasmettere uno spirito di comunità ancora vivo.
Per chi desidera visitarlo, il presepe è allestito nell’Oratorio del paese, attualmente utilizzato come chiesa poiché la parrocchiale è chiusa da tempo. Un’occasione preziosa per riscoprire, attraverso il Natale, le radici profonde di una terra e della sua gente.














