E siamo arrivati a venerdì in perfetta sintonia con il bollettino emesso lunedì che ha abbracciato praticamente l'intera settimana. Buon pomeriggio ai nostri Lettori. Tutto si è svolto secondo copione con l'unica nota da sottolineare quella del vento di tramontana che come avevamo anticipato si è fatto sentire tra il pomeriggio sera di mercoledì 26 novembre e la notte successiva sino alla prima mattinata di ieri giovedì 27.
Per il resto nulla di nuovo con soleggiamento come annunciato diffuso temperature in ripresa nei valori massimi, un po' altalenanti le minime con valori inizialmente in ripresa per poi calare nuovamente. Il maltempo ha insistito, anche qui come da previsione, sul versante tirrenico e sul Centro Sud della Penisola dove a dire il vero lo ha anche fatto in maniera più costante e duratura.
SITUAZIONE ED EVOLUZIONE - Siamo ormai all'alba di dicembre e il canovaccio non è molto dissimile da quello recente. La struttura di alta pressione resta un po' più defilata e questo consente una dinamicità meteorologica maggiore, anche se per quanto concerne l'argomento inverno, inteso come freddo reale, duraturo, con episodi di nevicate che si ripetono e vanno a interessare anche i settori di pianura, beh per questo, come sempre accade sarà necessario aspettare, ma soprattutto sperare. Il quadro descritto resta comunque aperto alla possibilità di arrivo di perturbazioni di matrice Atlantica che potranno sicuramente presentarsi. Per quanto concerne casa nostra, ovvero l'Imperiese e la nostra regione, solito film con un "passaggino" che di aggiornamento in aggiornamento diventa sempre più "ino" e riguarderà la giornata festiva di dopodomani. Diciamo subito che la nostra provincia non vedrà nulla di particolare, a parte qualche pioviggine ridicola o, nella migliore delle ipotesi, pioggia in grado di dispensare qualche millimetro casuale.
PREVISIONE - Andiamo subito alla previsione. Nessuna novità per la conclusione di questo venerdì e per la giornata di domani. Domenica 30 novembre aumento della copertura nuvolosa con qualche possibile pioviggine/pioggia. Il nostro comprensorio resta del tutto a sé, perché sul resto della Regione, segnatamente Centro/Levante, qualche pioggia più strutturata si concretizzerà. Temperature ancora rigide per quanto concerne le minime, massime grosso modo senza grandi variazioni. Le minime gradatamente riprenderanno qualche punto nella prossima settimana, quando il maltempo non abbandonerà la Penisola, ma sarà ancora particolarmente intenso su Centro e Meridione dove anzi sarà necessario mantenere una soglia di attenzione alta, in particolare sulla Calabria Ionica, dove gli accumuli pluviometrici di molti giorni potrebbero comportare grandi criticità. Le piogge si estenderanno poi anche al resto del territorio in risalita verso il Nord e interessando Lombardia, Triveneto, Emilia Toscana, con l'Imperiese sempre estremamente protetto. È doveroso precisare, anche alla luce del paragrafo conclusivo che seguirà, entreremo nuovamente in un contesto AUTUNNALE, visto l'inserimento di correnti di scirocco che favoriranno maltempo sì, mai in un contesto nuovamente mite, con le solite conseguenze sulla neve caduta, ovviamente in primis quella appenninica, ma anche quella dell'arco alpino. Questa è la realtà oggettiva, ovvero la mancanza della stagionalità, delle temperature costanti che dovrebbero essere tipiche del periodo del periodo, e che garantirebbero il mantenimento della coltre bianca che viene strombazzata a destra e a sinistra ma che poi, diventa estremamente difficile conservare alla luce di queste continue oscillazioni.

Pomeriggio di domenica 30 novembre secondo il modello americano GFS. Della perturbazione annunciata non resta praticamente nulla
ATTENZIONE AI SOLITI TITOLONI - Un avvertimento propedeutico. Avevo fatto un accenno al vortice polare nell'ultimo bollettino. In questi giorni stanno impazzando articoli dei soliti siti acchiappa click che parlano di un vortice polare debole, con chissà quali conseguenze di gelo artico e nevoso che verrebbe a interessare anche l'Italia. Io avevo parlato di un vortice compatto, effettivamente c'è stato un indebolimento o almeno si vede qualcosa, ma questo non basta e non è per nulla sufficiente a far sì che quanto poi nei titoli di propaganda si verifichi. Perché il decantato gelo artico e le nevicate vocali possano raggiungere le nostre latitudini in ogni caso è necessario un forte riscaldamento in stratosfera. Non sto a dilungarmi in tecnicismi, vi dico solo che in sintesi l'interazione tra i vari strati: atmosfera, stratosfera, troposfera e avanti tutta, a mio avviso finirà per proporre qualche fase più dinamica e fredda alternata ad altre più miti, quindi per quanto mi riguarda toglietevi dalla testa inverni stile 1985. Vi ho parlato di latitudine e qualche riga sopra, beh lo scenario potrebbe benissimo essere quello solito ovvero con ondate di freddo e di gelo ma negli Stati Uniti, in Canada, insomma i soliti film stile "Una poltrona per due" che peraltro ogni Natale siamo abituati a vedere. Intanto, buon fine settimana a tutti.

Il passaggio su lunedì 1 dicembre. Qualche pioggia sul Centro/Levante della Regione. Dov'è la grande neve che tutti i siti acchiappa click strombazzavano?










