11 AGOSTO 1981. La Finanza al Festival dell'Unità: "La lotteria è irregolare"

Blitz della Finanza al Festival Provinciale dell'Unità sulla spianata di Borgo Peri. Sotto accusa la lotteria: non era stata autorizzata. Irruzione della Guardia di Finanza al Festival provinciale dell'Unita, conclusosi dopo nove giorni di eventi, dibattiti, musica e gastronomia tipica. 

Tre tra ufficiali e sottufficiali delle Fiamme Gialle, su mandato dell'Intendenza di Finanza, si sono presentati agli stand della manifestazione. Dopo aver contestato la presunta irregolarità della lotteria, hanno sequestrato alcuni blocchetti di biglietti, proibendo nel contempo di compiere il sorteggio del premi. Hanno quindi elevato un verbale ai responsabili dell'organizzazione. 

Il fascicolo è già stato trasmesso alla Procura per i provvedimenti del caso. Un'operazione analoga ha avuto luogo, la serata successiva, anche all'analogo Festival dell'Unita di Bordighera. I dirigenti della federazione provinciale del Pci Franco Dulbecco e il senatore Nedo Canetti, hanno protestato energicamente contro quello che definiscono "un sopruso, una grave provocazione". I due hanno anche preannunciato la presentazione di un'interrogazione al ministro delle Finanze, Rino Formica, socialista. 

"Ci devono fornire spiegazioni dell'accaduto, visto che episodi del genere si sono purtroppo verificati in altre regioni d'Italia e costituiscono un pericoloso e significativo attentato alla democrazia". hanno confermato Dulbecco e Canetti. Dal canto suo, l'Intendenza di Finanza preferisce non rilasciare dichiarazioni, data la delicatezza della situazione. Nonostante la bagarre, gli organizzatori non si sono fatti intimorire e hanno ugualmente all'estrazione: al biglietto vincente è andata una Ford Fiesta Casual, al secondo una vacanza per due persone in Jugoslavia, al terzo un ciclomotore Ciao Piaggio.

Nel frattempo, all'indomani del caso, una delegazione locale del Pci, guidata dal segretario provinciale Mauro Torelli, ha avuto un incontro con il prefetto Vasco Alessandrini. "L'abbiamo pregato di intervenire - hanno fatto sapere i comunisti all'uscita - spiegando che per noi non si tratta di una lotteria ma di una sottoscrizione a premi per aiutare la stampa comunista. Insomma, é una forma legittima e necessaria di autofinanziamento come il tesseramento, tutto alla luce del sole". 

"Quel che è successo - rincara la dose il consigliere regionale del Pci, Francesco Rum - è il segno di un minaccioso ritorno alla caccia alle streghe degli Anni Cinquanta, un'aggressione ingiustificata al nostro partito".