Adrien Wettach, in arte Grock, si spegne nella sua villa, quella che oggi porta il suo nome e custodisce il Museo del Clown.
Era nato a Reconvilier, in Svizzera, il 10 gennaio del 1880. Venne di fatto consacrato Re dei clown all'Olympia di Parigi nel 1919 e, sino al suo addio alle scene, nel 1954, fu una star internazionale del circo ma anche dell'arte internazionale. Giocoliere, equilibrista, acrobata, capace di suonare diversi strumenti musicali, quando vestì i panni del clown stupì ed entusiasmò diverse generazioni, a cominciare dai bambini per proseguire con i nonni. Il suo nome, ancora oggi, è una leggenda.
Finì a Imperia quasi per caso, facendo visita ai suoceri in villeggiatura nel capoluogo rivierasco nel 1920. La città gli piacque così tanto che decise di cercare e comprare una casa, appunto la vecchia Villa Bianca in zona Cascine, sulle alture di Oneglia. Una casa che, inizialmente, destinò alle vacanze ma che, subito dopo, divenne la sua residenza abituale sino alla sua scomparsa.
La sua carriera cominciò prestissimo, a soli 14 anni, quando fece il suo esordio nel circo. Dopo il debutto a Marsiglia si esibì in seguito a Londra, in Russia, a New York e, nel 1919, a Parigi. Nella capitale francese mise in scena il suo nuovo numero di una trentina di minuti: ebbe un successo straordinario. Da allora portò trionfalmente in tutto il pianeta questa sua performance particolare, arricchita di anno in anno sino a diventare una kermesse di oltre un'ora. Nel 1951 decise di creare un suo circo mobile.
Si ritirò definitivamente a vita privata nel 1954. Grock ha anche interpretato diverse pellicole: Son premier film (1926), Grock (1931), Au revoir monsieur Grock (1950).














