Vacanze gratis a Diano Marina alle donne ‘90-60-90’: l’ex vicesindaco e assessore al Turismo Elio Novaro ricorda la formidabile trovata pubblicitaria lanciata a metà degli anni Novanta dall’allora primo cittadino, il compianto Andrea Guglieri, che da una singolare crociata contro le ‘racchie’ (era partito tutto con un ‘consiglio’ (non fu mai emessa alcuna ordinanza in proposito) “alle donne brutte” che affollavano il litorale della Città degli aranci a “non mettersi in bikini”.
Con la complicità degli albergatori guidati da Americo Pilati e dalla comandante della Polizia municipale Daniela Bozzano per far rispettare il ‘consiglio’, Guglieri aveva previsto, infine, l'offerta di soggiorni settimanali gratuiti a Diano per le donne ‘90-60-90’ e uno sconto del 50 per cento per quelle che restavano nel limite massimo di due centimetri in più o in meno.
Al nostro microfono Novaro ricorda il clamore pubblicitario mondiale a costo zero che la trovata suscitò con troupe televisive che approdavano a Diano da tutta Europa, in particolare dalla Germania e dall’Inghilterra, bacini tradizionali del turismo del Dianese, ma anche dal Brasile e dalla Colombia. Singolare l’incidente che capitò alla delegazione cinese che si recò a Imola confondendo la sigla della provincia.
In campo scesero con intenzioni bellicose le associazioni femministe alimentando la polemica e goliardiche con il pullman dell’associazione del ‘Più brutto d’Italia’ fermato al confine con San Bartolomeo al Mare dall'inflessibile comandante Bozzano. Il docente di estetica Stefano Zecchi frequentatore di Diano Marina elaborò anche un vademecum, ovviamente mai trasformato in delibera.
Insomma, un gran polverone mediatico per nulla, l'intento, dichiaratamente, come si evince dalle stesse parole di Novaro non era certo sessista pur svolgendosi la vicenda 25 anni fa, quindi, ben prima che si sviluppassero nella società certe attenzioni e sensibilità, ma che, bisogna riconoscerlo, fruttò una campagna promozionale enorme a costo zero che altrimenti sarebbe costata alle casse del comune svariati milioni di vecchie lire.