Giovane talento della canzone italiana, idolo dei più giovani, tra i re dello streaming. Sangiovanni è uno dei fenomeni discografici degli ultimi anni e, nonostante i suoi 18 anni, dimostra una maturità e una profondità tale da aprirsi anche a un pubblico più vasto senza chiudersi nel mercato dei coetanei.
È al Festival con “Farfalle”, brano introspettivo che suona come uno sfogo per scaricare sul palco dell’Ariston le difficoltà di un giovane emergente, e questa sera avrà l’arduo compito di aprire la seconda serata della kermesse.
“Sono contentissimo di aprire la seconda serata e spero di farlo nel modo migliore possibile per iniziare bene la serata e farvi divertire - ha dichiarato Sangiovanni a poche ore dall’esibizione - la mia canzone parla di un momento nel quale ero vittima di vari dispiaceri, mi sono sentito oppresso come se non riuscissi più a respirare. Racconta di un tornare a respirare attraverso le cose belle e persone che ti fanno stare bene”.
“Sul palco voglio buttare fuori quello che ho di ‘tossico’ dentro di me - ha aggiunto - a 18 anni cambiare vita e sopportare i giudizi mi fa sentire molti pesi e voglio scrollarmeli di dosso. Sono al Festival per risolvere delle cose mie non solo da artista, ma anche come persona”.