/ Accadde Oggi

In Breve

giovedì 04 dicembre
mercoledì 03 dicembre
martedì 02 dicembre
lunedì 01 dicembre
sabato 29 novembre
venerdì 28 novembre
giovedì 27 novembre
mercoledì 26 novembre
martedì 25 novembre
lunedì 24 novembre

Accadde Oggi | 25 novembre 2025, 06:51

ACCADDE OGGI, 25 NOVEMBRE 1988. Commercianti e artigiani chiedono al Comune “più parcheggi nel centro di Porto e l’isola pedonale in via Cascione”

Un corposo il pacchetto di proposte per rilanciare il rione ponentino

ACCADDE OGGI, 25 NOVEMBRE 1988. Commercianti e artigiani chiedono al Comune “più parcheggi nel centro di Porto e l’isola pedonale in via Cascione”

Più parcheggi nel centro storico di Porto Maurizio e isola pedonale in via Cascione”. La proposta arriva direttamente dall'Unione artigiani e commercianti ed è indirizzata a sindaco e giunta. Chiusura al traffico di via Cascione, da trasformare parzialmente in isola pedonale, creazione di tre, quattro aree di sosta per le auto ai limiti o dentro il centro storico, rilancio e valorizzazione del Parasio, ristrutturazione del mercato coperto, recupero del Cinema Ambra per destinarne l'area e il fabbricato ad attività sociali, posteggi e spazi all'aperto, migliore coordinamento sugli interventi dell'arredo urbano. 

Decisamente corposo il pacchetto di proposte che commercianti e artigiani portorini porge all’amministrazione comunale per rilanciare il rione ponentino, decisamente più depresso economicamente rispetto al fiorente salotto onegliese. Upac (Unione portorina artigiani e commercianti), Comitato cittadino e un gruppo di operatori e abitanti di Porto Maurizio hanno rotti gli indugi e sono passati direttamente alla fase di proposizione. C’è già un progetto, redatto da un pool di tecnici e urbanisti, illustrato di recente surante un'affollata assemblea al Teatro Cavour. Attualità e importanza dell'argomento sono sottolineati proprio dalla presenza del sindaco, Giovanni Gramondo, e da alcuni assessori. “Nei precedenti incontri con i rappresentanti del Comune le nostre richieste sono rimaste inevase – conferma Enzo Saglietto, portavoce dei promotori dell'iniziativa – per questo abbiamo deciso di cambiare tattica: siamo passati a offrire indicazioni concrete, nella speranza che possano finalmente essere accolte”.

Via Cascione - precisa dice Cristina Tealdi, architetto che ha elaborato lo studio di fattibilità - è diventata una pericolosa pista automobilistica per l'attraversamento veloce della città. Cosa fare, allora? L'idea è di pedonalizzare il tratto tra l'incrocio di via XX Settembre, via San Maurizio e Galleria Gastaldi. La viabilità verso la vallata di Caramagna può tranquillamente procedere attraverso il tunnel e poi piazza Ricci, senza disagi, ritardi o ripercussioni sulla circolazione”.
Il progetto prevede anche l’ampliamento dei marciapiedi tra via XX Settembre e piazza Serra, l’attuazione di sensi unici in discesa in via San Maurizio, via XX Settembre e via Cascione (sino all'incrocio con viale Matteotti) e il recupero di uno spazio pedonale di cinque metri lungo i palazzi ottocenteschi tra il cinema Centrale, piazza Ricci e davanti alla Banca d'Italia. Nella zona potrebbe essere ripristinata l'alberatura di un tempo, ora ridotta ad una sola pianta. Chi abita nella zona si lamenta, infatti, per il rumore e per i gas di scarico: non possono neppure tenere le finestre aperte. La soluzione indicata abolirebbe solo una ventina di posti auto ma garantirebbe gli spazi di carico e scarico a servizio degli esercizi pubblici e privati, consentendo di abbassare notevolmente il livello di inquinamento acustico ed atmosferico. 


Nel secondo tratto di via Cascione, da Galleria Gastaldi a Corso Garibaldi, il transito non potrà essere vietato in assenza di un collegamento alternativo per la vallata di Caramagna. L’idea di limitare il traffico pesante a fasce orarie è un’altra proposta di artigiani e commercianti. Introduzione di zone disco o parchimetri in piazza Mameli e allargamento dei marciapiedi tra Galleria Gastaldi e l'Orologio di via Mazzini sono altre due ipotesi sul tappeto. Caso parcheggi. La richiesta è di tre aree ai margini del centro storico: in Piazza Mameli, su più piani, collegato con una bretella a via Nizza; in zona Foce, tra Palazzo Berio e il torrente Caramagna; in via Verdi (terreno Cappuccini), dove i pedoni raggiungerebbero via Cascione dal giardino del cinema Centrale. Altri due, sotterranei, sarebbero individuati in Piazza Duomo e nelle zone non alberate dietro la sala cinematografica. La carne al fuoco è tanta. Troppa? Non è detto.

"Sull'isola pedonale ho qualche dubbio: è bene fare qualche esperimento prima, per trarne poi, tutti insieme, le conseguenze definitive”, fa sapere il sindaco.
Una chiusura completa e continua di via Cascione non è possibile – conferma Armando Fontana, consigliere delegato alla viabilità - lì  ci sono banche, uffici e negozi. Ma un esperimento lo si può anche azzardare”. L’assessore all'Urbanistica, Fulvio Vassallo, sottolinea  che “l’obiettivo di deviare il traffico fuori dai centri storici, creando strade alternative vicine alle attività commerciali, è condivisibile. Così come la necessità di allargare i marciapiedi: il pedone va sempre tutelato”.

Giorgio Bracco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium