L’Oneglia inciampa nella prima trasferta stagionale, in casa del Cengio, e torna in Riviera con una sconfitta per 3-2 che lascia più di un rimpianto. Il match, giocato in Val Bormida, è stato infatti compromesso da un primo tempo completamente regalato ai padroni di casa, bravi ad approfittare della scarsa presenza mentale e tattica degli ospiti.
Il Cengio impiega pochi minuti ad aprire le marcature con un tap-in sotto porta, sfruttando una dormita difensiva. Poco dopo arriva anche il raddoppio su calcio di rigore, nato da una rapida ripartenza seguita a un gol annullato all’Oneglia per un presunto fallo di “ponte” commesso da Andrea Macaluso, autore della rete poi non convalidata.
Nella ripresa, l’atteggiamento dei verdeblù di mister Massimiliano Casella cambia radicalmente: bastano pochi minuti per accorciare le distanze grazie a un rigore procurato con astuzia e trasformato con freddezza da Andrea Gavasso, alla sua prima marcatura in campionato.
L’Oneglia prende fiducia, spinge e sfiora più volte il pareggio. Ma a otto minuti dalla fine arriva la doccia fredda: un rasoterra chirurgico del Cengio si infila all’angolino basso, spezzando le speranze di rimonta come una lama affilata. Il 3-2 definitivo porta la firma di Francesko Mollaymeri, che trova la sua seconda rete stagionale nei minuti di recupero, rendendo solo meno pesante il passivo.
Al termine del match, il direttore tecnico Alessandro Ambrosini non nasconde la delusione: “Abbiamo praticamente regalato il primo tempo agli avversari. Inconcepibile. Non siamo proprio scesi in campo sotto il profilo tecnico, agonistico e mentale. Abbiamo preso gol su palle inattive per mancanza di attenzione e marcature sbagliate. Nel secondo tempo abbiamo reagito, siamo andati subito in gol e abbiamo provato a riaprirla, ma loro sono stati più bravi, più attenti e su una ripartenza l’hanno chiusa meritatamente”. Dello stesso avviso anche Andrea Gavasso, che commenta così il suo primo centro stagionale: “Sono contento per la rete, ma dispiaciuto per la sconfitta. Il primo tempo lo abbiamo regalato, nel secondo abbiamo cambiato marcia e pensavo si potesse anche ribaltarla, ma il Cengio ci ha colpito in contropiede e l’ha chiusa. Rispetto alle mie esperienze in Veneto posso dire che qui il campionato è tosto, si lotta su ogni pallone fino alla fine”.
Per l’Oneglia una battuta d’arresto da cui trarre insegnamento, soprattutto in vista dei prossimi impegni dove servirà ben altro approccio, fin dal primo minuto.














