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Attualità | 27 agosto 2025, 07:03

Ritorno a scuola, Marco Scarella (Genitori Attivi): "Serve più attenzione al benessere degli studenti"

Tra disagi e caro-scuola le preoccupazioni in vista del suono della prima campanella

Ritorno a scuola, Marco Scarella (Genitori Attivi): "Serve più attenzione al benessere degli studenti"

L’estate è agli sgoccioli e il suono della prima campanella è sempre più imminente. Ma tra mancanze del trasporto pubblico locale, crisi dell'edilizia scolastica e caro-scuola, all'emozione del ritorno sui banchi si affianca anche qualche preoccupazione.

Con l’ennesimo aumento dei prezzi registrato nell’ultimo anno, l’acquisto di libri e materiale scolastico è diventato sempre più gravoso per le famiglie”, afferma Marco Scarella, docente, pedagogista e presidente dell'associazione Genitori Attivi. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, ha evidenziato che, dal 2019, i rincari medi sono stati di circa il 4% per le scuole medie e di oltre il 5% per le scuole superiori. “Sul territorio non mancano le iniziative solidali – aggiunge Scarella , ma si limitano a tamponare una situazione estremamente critica”.

A Imperia, ad esempio, il collettivo studentesco Lo Spiraglio Imperiese propone un baratto di libri usati, previsto per sabato 6 settembre, mentre il Comune ha aderito al progetto Giraskuola, una piattaforma che facilita lo scambio di materiale di seconda mano. 

Oltre alle criticità pratiche, l'attenzione deve essere più ampia: “L’auspicio – continua Marco Scarella – è che la scuola torni a considerare il benessere generale di bambini e ragazzi come un obiettivo primario. Le situazioni di disagio si manifestano sempre più precocemente, già nella preadolescenza, e per questo agli insegnanti devono essere forniti gli strumenti adeguati per riconoscere e affrontare questi segnali”. Il nuovo anno scolastico deve, quindi, diventare l’occasione per ripensare la scuola come comunità: “Non possiamo più considerare la scuola soltanto come un obbligo o un semplice luogo di apprendimento. È il primo spazio in cui i giovani imparano a vivere insieme, a confrontarsi con l’altro, a sviluppare empatia”.

Un sistema scolastico ben funzionante, è motore di crescita non solo culturale, ma anche sociale: “Deve tornare centrale la dimensione educativa della scuola, che prepara i ragazzi alla vita, nel rispetto dell’altro”.

Sara Balestra

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