Il Partito Democratico lancia l’allarme sulla sanità in provincia di Imperia: "Dal giudizio di parifica della Corte dei Conti, che ha certificato oltre 100 milioni di euro di debito per ASL1 Imperiese e denunciato 'il reiterarsi di approvazioni tardive dei bilanci delle aziende sanitarie liguri”', alla crescita incontrollata dei rimborsi per i medici a gettone, i segnali di crisi si moltiplicano".
A queste criticità si aggiungono le polemiche sul possibile accorpamento con ASL2 Savonese, il crollo dei parti nel punto nascite di Sanremo – rinnovato di recente con un investimento superiore a 5 milioni di euro – e il mancato adeguamento di diversi reparti dell’ospedale di Imperia. Sullo sfondo, il continuo turnover dei direttori generali, il taglio delle risorse destinate al nuovo ospedale di Taggia e l’assenza di una strategia chiara per la sanità del Ponente.
Il PD respinge il campanilismo e chiede trasparenza: "Le scelte devono dipendere da criteri tecnico-scientifici e organizzativi, garantendo efficienza e qualità dei servizi".
Con la fuga di medici e pazienti dalla Liguria, il Partito Democratico invita a un confronto urgente con il territorio: "Ridurre la sanità a logiche politiche è una pessima modalità di gestione di un servizio essenziale che i cittadini imperiesi non meritano".














