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L'Amarcord | 14 giugno 2025, 14:50

L'AMARCORD DEL SABATO. Giugno 1969: aereo per la pubblicità di Plasmon cade in mare a San Bartolomeo

Nessun ferito, pilota salvo per miracolo

L'AMARCORD DEL SABATO. Giugno 1969: aereo per la pubblicità di Plasmon cade in mare a San Bartolomeo

Chi è stato bambino, o era comunque già adulto a fine anni Sessanta, primi anni Settanta, non può non ricordare con nostalgia le estati al mare e gli immancabili piccoli aerei sorvolare, con in coda gli striscioni pubblicitari, la costa e l'arenile di Imperia e del Dianese. 

Quello che accadde sabato 28 giugno 1969, proprio a San Bartolomeo al Mare, resterà per sempre nella memoria di chi, quel giorno, era presente. Un velivolo, dopo aver pericolosamente sfiorato i bagnanti, cadde in mare. Si infilò, come riportano i giornali dell'epoca, direttamente in acqua, a pochi metri dall'arenile di San Bartolomeo. L'aereo da turismo, impegnato a fare la spola sulla costa ponentina, precipitò poco dopo le 18. Per fortuna non ci furono vittime ma, inutile sottolinearlo, tanta paura e un fuggi fuggi generale. 

"Soltanto per un caso prodigioso l'incidente non si è tramutato in un disastro", titolarono a lettere cubitali i quotidiani, locali e nazionale. Il velivolo, un Dornier DO27 di proprietà della Transavio di Milano, specializzato nella pubblicità aerea, era pilotato da Adriano Malaspina, 28 anni, nato a Pescara e residente a Milano. Era decollato dall'aeroporto di Albenga per compiere un giro propagandistico dei biscotti Plasmon. 

Giunto all'altezza di San Bartolomeo,  perdeva improvvisamente quota e precipitava in mare da un'altezza di circa trecento metri. Il pilota aveva voluto rimanere ai comandi del velivolo per tentare di correggerne la picchiata. Ma tutti gli sforzi erano stati vani. Il monoplano si è inabissato in pochi secondi, adagiandosi poi sul fondo a una profondità di una decina di metri. 

Il pilota, in extremis, era riuscito miracolosamente a uscire dalla carlinga. Soccorso da alcuni volontari, accorsi con barche e mosconi, era poi stato tratto in salvo, riportando solo lievi ferite alle gambe. Secondo la ricostruzione dell'epoca,  all'origine del drammatico incidente ci sarebbe stata a un'avaria del motore. Fu aperta anche un'indagine da parte dei carabinieri.

Giorgio Bracco

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