Il Comune è (quasi) al verde e, per risistemare i portici di Oneglia e la passeggiata degli innamorati, la suggestiva passeggiata sul mare tra Borgo Marina e Borgo Foce, mette all'asta alloggi e magazzini di sua proprietà.
"La speranza è di incassare almeno 650 milioni di lire", auspica Sergio Lanteri, consigliere delegato al Patrimonio. La vendita all'incanto si terra il 19 maggio, alle 11. I lotti, tutti messi all'asta con il metodo delle offerte segrete, sono undici. Le proprietà che l'amministrazione comunale vuole cedere sono ubicate a Oneglia: un locale di 65 metri quadrati con 30 mq di giardino in via Battisti 55 a Castelvecchio (prezzo base: 48 milioni); un magazzino di 123 mq in via Schiva 65 (150 milioni); un magazzino interrato di 128 mq in via Schiva 65 (85 milioni); un negozio da barbiere, di 30 mq in via Santa Lucia 35 (31 milioni); un negozio di commestibili da 30 mq in via S. Lucia 37 (29 milioni). E poi: un immobile uso bar in via Santa Lucia di 64 mq, con un cortile di 82,5 mq per il gioco delle bocce (70 milioni); e cinque alloggi, tutti in via S. Lucia 39.
"Con quest'asta avrà inizio un'operazione di risanamento dei beni che appartengono al Comune ma che non sono sfruttati, né gli servono - sottolinea Lanteri - si tratta di proprietà immobiliari che hanno bisogno di essere risistemate. Meglio, quindi, venderle a privati e impiegare le somme realizzate per compiere altri lavori di ristrutturazione su beni pubblici. Dovremmo riuscire a provvedere anzitutto all'atteso maquillage dei portici di via Bonfante che, iniziati nel 1820 per volontà dell'intendente Vialardi, furono ultimati circa un secolo dopo. Da tempo, versano in condizioni di completo abbandono.
Per rimetterli a nuovo, la spesa prevista si aggira sui 330-350 milioni di lire. I ricavi dell'asta sarebbero sufficienti. Con la vendita dei magazzini di via Schiva, inoltre, andremo a migliorare la suggestiva e storica passeggiata sotto corso Garibaldi: le ringhiere sono arrugginite e pericolanti, la pavimentazione dev'essere consolidata dopo che il mare ne ha eroso le fondamenta".
Se dovesse avanzare denaro, l'amministrazione potrebbe destinare il residuo per la manutenzione dello stabile che ospita la pinacoteca civica in piazza Duomo, e dell'edificio scolastico di piazza Calvi, oltre che all'abbellimento di piazza Sant'Antonio e del Parasio.