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Teatro e cinema | 05 maggio 2025, 15:21

'Tutto quello che volevo': a teatro una storia vera che diventa esempio di giustizia sociale

Debutta il 7 maggio al Cavour lo spettacolo Tutto quello che volevo, con Cinzia Spanò e la regia di Roberto Recchia

'Tutto quello che volevo': a teatro una storia vera che diventa esempio di giustizia sociale

ʽTutto quello che volevoʼ, una pièce teatrale con thriller finale a sorpresa. Non certo la conclusione per essere solo l’attrattiva motivazione a partecipare da spettatori ma il preciso ed essenziale finale per la sentenza giudiziaria che vuole essere esempio di coraggioso messaggio sociale. 

Lo spettacolo andrà in scena il prossimo 7 maggio alle ore 10 al Teatro Cavour soltanto per gli studenti delle medie superiori grazie ad un’attrice di lunghissima e premiata carriera teatrale quale Cinzia Spanò con la regia di Roberto Recchia, sarà l’occasione per raccontare la storia vera della sentenza della giudice Paola Di Nicola Travaglini

Era il 2014 e la scoperta del giro di prostituzione coinvolgente ragazzine quattordicenni nell’elitario quartiere Parioli di Roma con clienti facoltosi convinse il giudice Di Nicola a contraddire le richieste monetarie degli avvocati delle giovani protagoniste. Erano ragazzine italiane libere di prostituirsi senza costrizione alcuna se non motivate dalla voglia di avere sconfinate risorse consumistiche: una situazione perché Di Nicola emettesse una sentenza che fece il giro del mondo e segna anche il sottotitolo dello spettacolo.

 E che si potrà scoprire e comprendere soltanto assistendo alla pièce che, oltre che per gli studenti delle scuole aderenti come il Liceo Vieusseux, il Tecnico Ruffini e l’Istituto Galilei, per gli adulti e a ingrasso libero, è programmato anche per giovedì prossimo 8 maggio al Teatro Politeama di Diano Marina (ore 21).

 Un’iniziativa che è stata giustamente considerata importante e di notevole valenza educativa per le giovani generazione soprattutto in questi tempi di crisi dei valori e discriminazione di genere. Così, a presentare e spiegare i due appuntamenti teatrali, si sono resi partecipi Marco Conio, vicepresidente della Provincia, insieme a Manuela Sasso, assessore provinciale alla Programmazione rete scolastica, Barbara Feltrin, consigliere provinciale e assessore comunale di Diano Marina, Paola Viviani, Comitato pari opportunità Ordine Avvocati, e Laura Amoretti, consigliere regionale alle Pari opportunità. E se Conio ha voluto precisare il senso profondo di quella sentenza, la Sasso ha ribadito il valore dell’iniziativa. “È un progetto particolare sulle linee guida del Ministero per un tema di stringente attualità – ha detto – che credo sia importante portare alla riflessione dei giovani”, mentre  Feltrin ha riaffermato la necessità di questi appuntamenti, nati quando era assessore provinciale con le deleghe pertinenti a questi temi. “Teniamo molto a questo progetto – ha affermato Viviani, come esponente dell’Ordine Avvocati di Imperia –. Si tratta di tematiche per cui siamo presenti nelle scuole dove deve nascere l’educazione a evitare le discriminazioni”. E a mettere il segno sull’iniziativa anche la rappresentate regionale alle Pari opportunità. “Certi episodi non sono accettabili – ha sottolineato Laura Amoretti –. La violenza purtroppo permane ma, proprio per questo, il percorso educativo non deve finire qui, si deve proseguire con azioni concrete prendendo a esempio quella sentenza di profondo senso sociale e civile”.

Ino Gazo

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