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Accadde Oggi | 02 maggio 2025, 07:04

2 MAGGIO 1979. Muore l'imperiese Giulio Natta. Fu Nobel per la Chimica nel 1963

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2 MAGGIO 1979. Muore l'imperiese Giulio Natta. Fu Nobel per la Chimica nel 1963

Lo scienziato Giulio Natta era nato a Porto Maurizio il 26 febbraio 1903. Dopo aver conseguito la maturità scientifica nel capoluogo rivierasco, a soli 16 anni si iscrisse al biennio di ingegneria a Genova, frequentando nel 1921 i corsi di ingegneria chimica industriale presso il Regio Istituto Tecnico Superiore (l'attuale Politecnico di Milano), laureandosi  dove nel 1924, ad appena 21 anni.

Pochi mesi dopo il primo incarico universitario in Chimica Analitica. A 24 anni diventò docente di Chimica Generale all'ateneo. Nel 1933 vinse il concorso per la cattedra di Chimica Generale all’università di Pavia, dove rimase fino al 1935, quando venne chiamato ad insegnare Chimica Fisica all’università di Roma. Dal 1936 ricoprì la cattedra di Chimica Industriale al Politecnico di Torino. Nel 1938 fu chiamato a dirigere l'Istituto di Chimica Industriale del Politecnico di Milano sostituendo Mario Giacomo Levi, allontanato a seguito delle leggi razziali. Natta rimase al Politecnico sino al 1973.

Il 10 dicembre del 1963 lo scienziato imperiese venne insignito del Premio Nobel per la Chimica, insieme a Karl Ziegler, per i suoi studi sulla sintesi di polimeri stereospecifici lineari ottenuti utilizzando catalizzatori organometallici. Lo scienziato italiano ha lasciato memoria della propria attività scientifica e tecnica in più di 700 articoli, 500 dei quali almeno riguardano i polimeri stereospecifici. Ribattezzato l'architetto delle molecole, è passato alla storia, italiana ma non solo, grazie alla scoperta del cosiddetto moplen, filo conduttore della leggendaria clip di Carosello che, attraverso il faccione di Gino Bramieri. diventò presto un must della pubblicità televisiva di quegli anni. Natta aveva avuto l'intuizione giusta, elaborando appunto la teoria dei polimeri mentre il tedesco era riuscito a sviluppare i catalizzatori che, accelerando e semplificando la polimerizzazione, permisero di giungere alla molteplicità di materie plastiche che, nel bene e nel male, sono un simbolo del nostro tempo. Giulio Natta era figlio di un magistrato.

Si occupò anche della sintesi dell'alcol metilico e di alcol superiori, partendo da idrogeno e ossido di carbonio. Colpito dal morbo di Parkinson, muore a Bergamo, dove si era trasferito dopo la pensione, all'età di 76 anni. La data più importante della sua vita è stata l'11 marzo 1954, che coincide appunto con la scoperta del polipropilene isotattico, polimero organico alla base dell'industria chimica di sintesi. Questa scoperta gli valse, come detto, il Nobel per la Chimica. Va ricordato che il Pet è il terzo prodotto chimico più sintetizzato al mondo.

Giorgio Bracco

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