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Accadde Oggi | 19 febbraio 2025, 07:00

19 FEBBRAIO 2012. Imperia in lutto per la morte di Renato Dulbecco, Nobel per la Medicina

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19 FEBBRAIO 2012. Imperia in lutto per la morte di Renato Dulbecco, Nobel per la Medicina

Il Premio Nobel per la Medicina, l'imperiese Renato Dulbecco, leader mondiale nella ricerca sul cancro, muore nella sua casa di La Jolla, località turistica californiana non lontana da San Diego. Era nato il 22 febbraio 1914, tra pochi giorni avrebbe dunque compiuto 98 anni.

Dulbecco ha condotto studi fondamentali che hanno fornito il primo indizio sulla natura genetica del cancro e ha descritto come un virus tumorale può inserire i propri geni nel cromosoma della cellula che infetta e "accenderne" la crescita incontrollata, segno distintivo del cancro. Questa è stata la prima prova concreta che il cancro ha origine quando i geni di una cellula vengono mutati, o cooptati, e la svolta ha cambiato il modo in cui la comunità di ricerca vedeva il cancro. 

Per il suo lavoro nell'illuminare la complessa natura genetica della malattia, Dulbecco aveva condiviso il Nobel del 1975 con due dei suoi ex studenti, Howard Temin e David Baltimore.  Dulbecco ha quindi rivolto la sua attenzione alle origini e alla progressione dei tumori al seno e la sua ricerca fondamentale ha identificato e chiarito i ruoli di molti geni responsabili dello sviluppo del seno e il loro coinvolgimento nel cancro. In questo studio, è stato il primo a utilizzare gli anticorpi monoclonali per identificare le cellule in base alla loro firma genetica, le proteine ​​​​uniche che mostrano all'esterno delle loro cellule. Oggi, gli anticorpi monoclonali costituiscono la base di alcune delle più efficaci terapie anticancro disponibili.

Le sue intuizioni su come i geni possono essere utilizzati sia dal cancro sia contro la malattia portarono Dulbecco nel 1986 a sfidare la comunità scientifica a sequenziare e catalogare sistematicamente tutti i geni umani, dando vita intellettuale al progetto mondiale del genoma umano della durata di 12 anni, che da allora ha aperto nuove strade alla comprensione del cancro e del suo trattamento. 

Nato a Catanzaro, si trasferì con la famiglia a Imperia, città di origine del padre. Ad appena 16 anni andò a studiare Medicina all'università di Torino, conseguendo la laurea nel 1936. Dulbecco rimase all'ateneo piemontese sino a quando fu chiamato a prestare servizio come ufficiale medico in Francia e poi in Russia, dove rimase ferito in combattimento e ricoverato per diversi mesi. Dopo che l'Italia cadde in mano ai tedeschi, si unì alla Resistenza e, dopo la guerra, riprese gli studi, sognando, ricorda, "di lavorare nella genetica di un organismo molto semplice".

Nel 1947 Dulbecco emigrò negli Stati Uniti e si unì al laboratorio del suo collega italiano Salvador Luria, a Bloomington, nell'Indiana. Ben presto condivise lo spazio sul banco con James Watson, scopritore della struttura del DNA. Sia Luria che Watson avrebbero poi ricevuto un premio Nobel. Nel 1949, Dulbecco si trasferì al California Institute of Technology, e lì, insieme alla ricercatrice di Salk Marguerite Vogt, aprì la strada alla coltivazione di virus animali, in coltura e sviluppò il metodo, utilizzato universalmente da allora, per valutare l'attività dei virus cresciuti in contenitori da laboratorio. 

Dulbecco è stato borsista al Salk dal 1963 al 1972 e vi è tornato nel 1977 come illustre professore di ricerca dopo aver prestato servizio per cinque anni come vicedirettore dell'Imperial Cancer Research Fund a Londra. Durante il suo secondo incarico al Salk, ha anche prestato servizio, dal 1977 al 1981, nella facoltà della facoltà di medicina dell'Università della California a San Diego ed è stato presidente del Salk dal 1988 al 1992.

Oltre al Premio Nobel del 1975, Dulbecco è stato eletto membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze, della Royal Society di Londra, dell'Accademia dei Lincei d'Italia e ha ricevuto il premio Lasker. Per evidenziare i suoi successi, il Salk ha istituito i Dulbecco Laboratories for Cancer Research e la Renato Dulbecco Endowed Chair in suo onore. Dulbecco lascia la moglie Maureen, il fratello Antonio, le figlie Maria e Fiona, il genero David Zeltser e i nipoti; Christopher, Kathy, Michael e Naomi.

I legami con Imperia furono molteplici e e mai interrotti. Studiò anche al liceo di piazza Calvi a Oneglia, tornando nel capoluogo rivierasco diverse volte ed esprimendo sempre amore e affetto per la sua città. Nel 1999, insieme a Fabio Fazio e Laetitia Casta, presentò il Festival di Sanremo.

Giorgio Bracco

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