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Attualità | 26 gennaio 2025, 07:23

LA STORIA/ Vivere in armonia con la natura: l'esempio di Alessandro Faedda a Guardiabella

Ha realizzato una casa sostenibile utilizzando pietra, legno, terra e materiali naturali. Costo soli 15mila euro

LA STORIA/ Vivere in armonia con la natura: l'esempio di Alessandro Faedda a Guardiabella

Immersione totale nella natura. Per Alessandro Faedda e la sua famiglia non è soltanto un modo di vivere, è un’autentica filosofia di vita. E anche la sua casa a Guardiabella, (proprio tra le colline che dovrebbero ospitare il Parco eolico)  frazione di Aurigo, è isolata, non proprio vicina all’abitato, completamente immersa nel tipico ambiente naturale del ponente ligure ed è stata realizzata con pietra, terra, legno, paglia, calce, fieno. 

Ho vissuto per tanto tempo a Milano dove la vita è impossibile e poi da 22 anni a Imperia – racconta Alessandro, origini calabresi – ma ho incontrato un amico in Messico che mi ha dato la rotta giusta per arrivare qui”. E lì, tra alberi di olive, mele, prugne ha costruito il suo splendido regno. “È un esempio di bioedilizia che non provoca inquinamento e non turba l’ambiente – spiega – mentre è costata solo 15 mila euro: saranno così le case del futuro”. 

Certo che quella costruzione è il frutto della fatica di Alessandro. “L’ho realizzata con le mie mani – tiene a precisare con una punta di orgoglio. – Soltanto per la parte abitativa, dove vivo con la mia compagna e tre miei figli, ho messo in opera 500 metri quadrati di muri a secco che, in tutta la nostra proprietà, sono 2 mila”. Infatti, in tutto il terreno incolto e abbandonato dal secondo dopoguerra, Alessandro ha messo in mostra tutto il suo attaccamento alla terra e all’entroterra ponentino. 

I muretti a secco che ho ripristinato grazie agli insegnamenti di un anziano contadino e alla mia testardaggine di autodidatta – continua – sono serviti ovviamente per dare nuova vita ai terrazzamenti dove ho potuto creare il mio orto con tutte le verdure variate a seconda della stagione”. Insomma, non è difficile capire e accettare la sua idea della vita.  “Sono un ecologista sfegatato – confessa. – Ho aperto quella porta ambientalista e ho trovato un mondo, la Liguria offre grandi opportunità per questa concezione di civiltà”

In casa ha soltanto dovuto cedere all’energia elettrica ma dal 2001 non ha il televisore. “Abbiamo il riscaldamento a legna, ovviamente, – prosegue - a legna anche lo scaldabagno mentre l’acqua ci viene fornita da due sorgenti”. E per la sua sussistenza economica non ha problemi. “Lavoro per conto terzi – spiega – Mi occupo dei muretti secco distrutti dall’abbandono e dai cinghiali, delle potature degli alberi e pure delle costruzioni in bioedilizia”. Per lui e tutta la sua famiglia non esiste un posto migliore. “Vivere nella frenesia cittadina è follia.– afferma – È assolutamente giusto mettere la felicità al centro della propria vita”.

Ino Gazo

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