Tedeschi, americani, inglesi, svedesi e addirittura giapponesi. Rezzo, paese dell’Alta Valle Arroscia, d’estate diventa multietnica. Si sentono parlare lingue diverse, ma i discorsi alla fine fanno riferimento alla natura e soprattutto al Santuario dedicato alla Madonna Bambina e a Nostra Signora del Santo Sepolcro.
Si trova sopra l’abitato. Si può raggiungere in auto o anche a piedi, prendendo la mulattiera che inizia nella parte alta del paese. I turisti di ogni angolo del mondo restano stupiti da questa notevole costruzione bianca immersa in un bosco di castagni. Da un anno a questa parte la chiesa è stata dotata di un impianto di sonorizzazione.
Una storia curiosa raccontata da Silvano Moreno che d’estate lascia Cisano per trascorrere un periodo di vacanza con la moglie Luciana a Rezzo: “Il il 22 luglio, dopo che il sindaco Renato Adorno era stato in visita al Santuario di Oropa al ritorno mi disse: ma possibile che tutti i Santuari abbiano la musica e noi no? La richiesta mi fu fatta il 19 luglio. Così ho caricato su una chiavetta USB i Canti Gregoriani ed il risultato è quello che tutti apprezzano con le loro orecchie. L atmosfera è decisamente suggestiva”.
Il Santuario ha subito vari interventi che hanno sovrapposto diversi stili. Al romanico-gotico delle origini si è aggiunto il barocco negli altari laterali e in quello maggiore.
La testimonianza più significativa del periodo barocco è però data dalla bellissima scultura della Madonna col Bambino di Filippo Parodi. Il grande scultore genovese si perfezionò a Roma sotto la guida del Bernini e diffuse la potenza espressiva del barocco romano in Liguria e nel Veneto.
Di stile tardo-gotico sono i due cicli di affreschi che potrai ammirare sulla parete della navata destra. I turisti apprezzano un altro momento importante della vita di questo paese: la festa solenne che si svolge il 7 settembre con la processione che partendo dalla Chiesa Parrocchiale va fino al Santuario. Fino a due anni fa, la statua della Madonna Bambina veniva portata a spalla. La messa viene celebrata alle 22. Il giorno successivo la statua viene riportata in parrocchia.