Quindici anni di lavoro appassionato per Mendatica. E dopo tre mandati Piero Pelassa lascia la prima guida amministrativa del paese. Decide di occupare la seconda fila con la carica di vicesindaco, lasciando il posto più alto e difficile al suo “allievo” Graziano Floccia.
“Era giusto passare la mano ad un giovane – spiega Pelassa – Graziano ha esperienza sia quella conquistata come mio vice sia come funzionario nel Comune di Albenga”. Una “carriera” che è stata importante per l’ex sindaco. “In questi ultimi anni – ammette – mi è stato di grande aiuto, per me è stato un notevole supporto e lo sarà anche con il nuovo consiglio comunale dove sono entrati alcuni nuovi membri giovani ma con esperienza ed entusiasmo”.
Ma, dopo quindici anni di vita dedicata all’amministrazione, la nostalgia non può risparmiare nessuno. Neppure Pelassa. “È stata una bellissima esperienza – ammette – un lungo periodo della mia vita che mi ha fatto crescere anche in ambito caratteriale, come sindaco ma pure come uomo”.
D’altronde i sindaci dell’entroterra si sono responsabilmente accollati un compito ingrato, con scarsità di mezzi e personale. “Problemi ne abbiamo avuti tanti – ricorda – basti pensare soltanto alla paleofrana che subisce il paese ma ricordo pure la fattiva collaborazione con la Regione e con Anci: comunque non ricordo nulla di negativo”.
Ma, ovviamente, le preoccupazione pesavano. “Certo che qualche notte insonne l’ho avuta come quella dell’alluvione – ammette – Però la comunità di Mendatica è unita e coesa e questo è di grande spinta morale e psicologica”.