Primo punto all’ordine del giorno della seduta odierna di consiglio comunale l’approvazione del bilancio di previsione 2024/25.
Ha spiegato l’assessora competente, Monica Gatti: “Il pareggio finanziario per il 2024 si attesta a oltre 196 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto al 2023. A trainare la crescita sono in particolare le spese in conto capitale per gli investimenti, che raddoppiano in confronto all'anno precedente e si attestano a oltre 31 milioni di euro. In leggero aumento, ma sostanzialmente stabili rispetto all'anno precedente, le entrate tributarie (circa 36 milioni di euro) e la spesa corrente (circa 57 milioni di euro).
Prosegue nel 2024 il Piano di Riequilibrio, adottato nel 2019 dall'Amministrazione Comunale per sanare le criticità di gestione finanziaria dell'Ente riscontrate dalla Corte dei Conti negli anni precedenti al 2018, e che quest'anno comporterà una quota di ripiano di oltre 1 milione e 700 mila euro.
Oltre agli investimenti del PNRR già avviati, il Bilancio di Previsione presenta anche gli investimenti previsti dal Comune di Imperia a valere sui finanziamenti POR FESR 2021-2027 per un totale di 9.6 milioni di euro. Vi sono ricompresi: la creazione dell'archivio della Città di Imperia presso la Biblioteca Civica, interventi di ristrutturazione all'interno del Polivalente, la riqualificazione di Palazzo Pagliari al Parasio, opere di miglioramento energetico della Piscina e del Palazzetto dello Sport, la ripavimentazione e l'illuminazione di Calata Cuneo, la riqualificazione del parco di Villa Faravelli e dei Giardini Toscanini.
All'interno del Bilancio è prevista la ripartenza del porto turistico, con la concessione 65ennale per la gestione dello scalo in capo a Go Imperia che è in programma entro la metà dell'anno. Per tale ragione, nelle entrate del bilancio del Comune 2024 è stata inserita una quota parte del canone che, sulla base del piano finanziario del Porto, Go Imperia dovrà versare ogni anno all'Ente e che, a regime, ammonterà a 2 milioni di euro”.
Il consigliere Lucio Sardi, Alleanza Verdi Sinistra: “La cosa che ci preoccupa molto sono gli accantonamenti al fondo contenzioso, noi abbiamo degli accantonamenti sono insufficienti, ci sono le riserve che sono rese note sui lavori della ciclabile che non sono state prese in considerazione. Abbiamo accantonamenti ridicoli per l’entità dei rischi che questo Comune corre. Questa preoccupazione la mettono nero su bianco la Corte dei Conti.
Questo comune ha davanti la parte più onerosa del piano di riequilibrio decennale, che prevede che ci sia un recupero molto più intenso nell’ultima parte del piano.
Nell’emendamento che il consiglio comunale ha ritenuto di non discutere avevo previsto un aumento del fondo crediti e del fondo contenzioso tagliando spese di rappresentanza.
È un bilancio ne predisposto con criteri di prudenza, con carenze preoccupanti, con il fine di fare cassa, ma si sono esauriti gli spazi, i cittadini imperiesi spendono già molto: nella relazione dei revisori si fa anche presente che i costi per la tari aumenta di 1 milione negli anni prossimi, altro regalo agli imperiesi; 4 milioni e mezzo di sanzioni che si pensa di fare”.
Il consigliere Alessandro Savioli, Società Aperta: “Stiamo attenti ai problemi nascosti dai soldi in arrivo: la mancanza del personale, gli uffici sono stati svuotati, il Comune ha perso molto personale sostituito con incarichi esterni coperti dai fondi. Per sopperire a questi vuoti si è persa professionalità nel pubblico e i fondi non sono illimitati, lasceranno un vuoto incolmabile se non si fa piano di assunzione.
Le riserve presentate dalle imprese, 20 milioni di euro sulla pista ciclabile su investimento di 18 milioni di euro. Non vorrei che l’esaltazione di oggi diventasse la crisi del domani”.
Il consigliere Ivan Bracco, Imperia Rinasce: “Punto principale è quello delle riserve: quelle documentate dagli uffici ammontavano a 17 milioni di euro il 20 luglio 2023, non sono state inserite in qualche documento del bilancio.
La Manelli Impresa nella nota in cui segnalava le riserve, diceva ‘la presente riserva costituisce formale atto di messa in mora’, l’inizio di un procedimento civile di richiesta danni al comune. Quando il Comune ha anche solo notizia di un possibile contenzioso in termini di bilancio è tenuto a indicarlo agli atti del comune, questo non è avvenuto. La preoccupazione è che una somma così ingente a luglio, ora sicuramente aumentata, potrebbe mandare in tilt il bilancio del Comune di Imperia. Le percentuali degli incassi delle sanzioni amministrative al codice della strada solo all’80 per cento, le statistiche nazionali sono al 16 per cento.
Le spese di segreteria del sindaco sono veramente di un Ministero siamo a 50 mila, escluse le spese dei dipendenti, più 158 mila che arrivano dal Centenario. I cittadini devono sapere che il Centenario è costato 409 mila euro. Siamo contro a questo bilancio, faremo segnalazione agli organi competenti".
Il consigliere Matteo Fiorentino, Prima con Scajola: “Testimonia l’orizzonte di stabilità finanziaria che l’amministrazione si è posta. È un documento che individua le esigenze del tessuto cittadino e programma le risorse a bilancio per porvi rimedio: 57 milioni per spese correnti e spese in conto capitale per 65 milioni. Altro aspetto positivo è che il bilancio di previsione si chiude in pareggio”.
Il consigliere Luciano Zarbano, Imperia senza padroni: “Il bilancio deve tenere conto anche della pressione fatta nei confronti dei cittadini, tasse dirette e indirette. Le tasse dirette sono ai massimi livelli. Nelle tasse indirette metterei parcheggi, biblioteche, impianti sportivi. Le opere rendono bella Imperia, ma dobbiamo dare uno sguardo anche alla manutenzione, bisogna prevedere i costi di manutenzione. Si deve avere una visione anche a lungo termine”.
La consigliera Deborah Bellotti, Partito Democratico: “Per il 2024 vediamo previsioni di spese per diritti e politiche sociali per 8 milioni e 780 mila a fronte di 9 milioni di trasferimenti da amministrazioni pubbliche e regionali, ci chiediamo quando sia stato utilizzato della parte discrezionale di spesa del Comune, quanto ha scelto l’amministrazione di investire per il sociale. Stanziati 573 mila per politiche giovali e sport, le cifre stanziate a volta corrispondono a contributi statali o regionali. Ci chiediamo quanto stia investendo sui giovani l’amministrazione. 734 mila euro per servizi ausiliari all’istruzione, 110 mila per la disabilità (somma ricevuta dallo Stato), 150 diritto allo studio, 380 mila per gli anziani. Essendo cifre per servizi necessari alla cittadinanza quali sono state le scelte dell’amministrazione a fronte di milioni spesi per altre voci come 16 milioni per la macchina comunale”.