Oscurata in parte, nella conferenza stampa dei sei mesi di amministrazione Scajola, dal progetto per le ex Ferriere, molto più avanti rispetto ai primi abbozzi avuti con Colussi, anche l'Agnesi rientra però nel piano di rigenerazione cittadina del comune.
Il sindaco e il vice Giuseppe Fossati hanno confermato un primo incontro esplorativo con i proprietari dello stabilimento in disuso esponendo le proprie idee, volontà e valutazioni che saranno ora approfondite dal gruppo.
L'obiettivo sarebbe quello di sfruttare i 50mila metri quadri dell'area sita nel cuore di Oneglia per diverse funzioni con una ricaduta occupazionale importante.
Tra queste l'ipotesi, a oggi più plausibile, sembra quella di un'area commerciale, ricettiva, ma anche per studi privati come confermato dallo stesso Fossati che, in coro con Scajola, ha escluso la possibilità di avere una nuova fabbrica: "Ci sono stati contatti preliminari chiesti anche dalla proprietà che ritengo positivi. Non c’è nessun russo che vuole comprare l’area, il gruppo Colussi sta valutando una riqualificazione prevedendo più funzioni sui 50 mila metri quadri totali. La proprietà studierà nei prossimi mesi il da farsi”.
Il comune, da parte sua, spingerà affinché non si rischi un nuovo caso Italcementi e allo stesso tempo per far sì che rimanga un simbolo, un museo o quant'altro che possa ricordare l'Agnesi come sottolineato dal sindaco: "L’Agnesi fa parte della storia, ma non possiamo lasciare un monumento vuoto. Poteva essere condotta diversamente la vicenda, forse sì, forse qualcosa si poteva riuscire a ottenere ma ormai è acqua passata. Abbiamo avuto contatti con i titolari dell'Agnesi, abbiamo detto che lo stabilimento non può rimanere una cosa morta per decenni come è stato per Italcementi. Vogliamo però che rimanga una vestigia di questo stabilimento con un utilizzo che serva a dare lavoro.
Vogliamo che vengano rispettati gli accordi presi con l’amministrazione precedente. È una fase preliminare, ma dobbiamo riuscire a sfruutare quell'area urbanisticamente interessante, vicina al porto di Oneglia e al deposito franco che stiamo cercando di prendere in concessione con il comune, per creare un centro turistico, ricreativo, di movida con sviluppo economico per Oneglia".














