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Politica | 09 dicembre 2025, 07:25

Porto di Imperia, la proposta del Pd: "Un progetto sostenibile contro la speculazione"

Bellotti, "Serve un porto operativo, pubblico e utile alla città, non montagne di cemento e piani irrealistici"

Porto di Imperia, la proposta del Pd: "Un progetto sostenibile contro la speculazione"

La proposta del Partito Democratico per il futuro del porto di Imperia è chiara: un progetto più snello, sostenibile e realmente funzionale, capace di rendere in tempi rapidi lo scalo un’infrastruttura produttiva al servizio della città, delle imprese locali e del turismo. Una visione alternativa rispetto all’attuale impostazione, che punta ad abbandonare ogni deriva speculativa per concentrarsi su attività portuali, servizi e sviluppo concreto.

Secondo il PD, che si esprime attraverso una nota diffusa dalla consigliera Deborah Bellotti: "Un approccio diverso avrebbe consentito di evitare grandi operazioni immobiliari e di attirare investitori interessati a costruire un porto vero, non a riempire il waterfront di residenze di lusso, alberghi faraonici e palazzi da decine di migliaia di metri cubi destinati a rimanere sulla carta. Il porto non può essere considerato un bene 'privato' di chi ne detiene la concessione: deve restare patrimonio della città, dei cittadini e del tessuto economico che ruota attorno al mare".

"Il rischio concreto è che Imperia si ritrovi ancora una volta con un’opera incompiuta, una possibile revoca della concessione e un’economia locale sempre più fragile. Una prospettiva già vista in passato e che la città non può permettersi di rivivere", sottolinea Bellotti

"Proprio l’esperienza recente dimostra che operazioni di questo tipo finiscono spesso per tradursi in mala gestione delle risorse pubbliche, anziché in sviluppo reale. Il cosiddetto Piano Economico Finanziario oggi sul tavolo appare infatti poco solido: prevede un forte aumento dei costi e un’espansione edificatoria sproporzionata, oltre a interventi di difficile sostenibilità economica e territoriale. A tutto questo si aggiunge l’incertezza del mercato: come ammesso dallo stesso sindaco, la domanda si sta spostando dall’acquisto alla semplice locazione dei posti barca, riducendo ulteriormente le prospettive di entrate sulle quali si basa l’intero progetto".

Nel dibattito sulle delibere che in passato miravano a sanare la posizione degli ex proprietari dei posti barca, il PD rivendica la correttezza dell’impostazione originaria: "un atto fondato su un principio etico e politico, volto a rimediare a un torto subito da cittadini che avevano investito in buona fede nella città, sostenendo un’iniziativa di interesse pubblico pensata per rilanciare l’economia locale. Un percorso volto anche a garantire risorse immediate per la ripartenza del porto".

"Ma questa vicenda non deve distogliere l’attenzione dal nodo centrale: il progetto attuale appare come un’operazione di speculazione edilizia mascherata, priva di una reale visione di sviluppo".

Il Partito Democratico ribadisce, quindi, la propria posizione: "Imperia ha bisogno di un porto credibile, sostenibile e realmente utile, non di un’illusione urbanistica slegata dalla realtà economica della città. I cittadini meritano una visione chiara e concreta che metta al centro l’interesse pubblico e lo sviluppo sostenibile, non promesse sovradimensionate destinate a trasformarsi nell’ennesima occasione perduta".

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