Elezioni a Imperia: in Consiglio dal 1995, Lorenzo Lagorio "Cicciò" non sarà candidato alle prossime comunali/L'intervista

Uno dei protagonisti della politica di Imperia degli ultimi vent’anni non farà sicuramente parte del prossimo Consiglio Comunale. Lorenzo Lagorio, universalmente noto come “Cicciò”, ex dirigente Agnesi, non risulta inserito nella lista dei candidati in Consiglio che il Partito Democratico renderà nota nelle prossime ore.

Assessore nella giunta Berio, tra le fila dei Ds, Lagorio, dopo dieci anni di pausa quando il Sindaco era Luigi Sappa, è tornato in Consiglio all’opposizione, dal 2009 al 2013 e in maggioranza, quando il Pd ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Carlo Capacci.

La rinuncia alla candidatura alle prossime amministrative era nota da tempo, ma ora che sta per arrivare l’ufficialità, Imperia News ha voluto intervistare Lagorio per chiedergli come mai non arà della partita.

“Penso di avere già dato. – spiega - Le primavere tra un po’ saranno 76. Spazio e largo ai giovani, anche se è un no difficile. Di sicuro, di questa amministrazione, di cui ancora faccio parte, posso dire che ha lavorato bene nonostante le difficoltà enormi in cui ci siamo imbattuti. Noi abbiamo ricevuto in eredità un bilancio disastrato, e abbiamo commesso un classico errore, cioè quando abbiamo visto quel bilancio saremmo dovuti andare nuovamente alle elezioni. Questo è quello che è successo anche nel 1995, perché tutto dopo ricade sulle tue spalle. Pensate che per le anticipazioni di cassa il Comune ha dovuto pagare 180mila euro di interessi passivi”.

“Abbiamo ereditato una città in ginocchio. – continua - La giunta precedente incassava da 4 a 6 milioni di euro per oneri di urbanizzazioni. Noi abbiamo preso da 600mila euro a poco più di 1 milione. Poi ci dicono che ci sono le buche, ma mi chiedo cosa abbiano fatto le amministrazioni precedenti con tutti quei soldi. Le differenze sostanziali su certe partite che toccano il bilancio sono queste”.

Cosa pensa dei nuovi scenari? Lei avrebbe auspicato una ricandidatura di Carlo Capacci?

“A me dispiace che Capacci non si sia candidato, perché io a suo tempo glielo avevo detto che cinque anni non bastano a risanare quello che avevamo ereditato. Purtroppo non siamo andati avanti, a volte anche per incomprensioni di tipo personale. Oggi abbiamo comunque un candidato, Guido Abbo, ottima persona, seria che lavora, che vede lungo, che sono convinto, non solo che avrà l’appoggio del Pd, ma anche di una coalizione veramente forte, formata da persone di un certo peso, che arriverà sicuramente al ballottaggio, e poi dopo ce la giocheremo tranquillamente”.

Il suo non sarà l’unico addio eccellente nel centrosinistra. Neanche Giuseppe Zagarella, che per quasi tutta la consiliatura è stato vice Sindaco, si candiderà. E ci risulta che ciò sia dovuto al fatto che non veda di buon occhio il progetto Abbo.

“Come in tutte le famiglie, si doveva cercare un candidato comune. Indubbiamente Zagarella è un ottimo professionista, ed è stato un ottimo vice Sindaco, però secondo il mio punto di vista personale è stato un po’ sacrificato sull’altare perché dovevamo avere un personaggio che potesse rappresentare anche tutti gli altri candidati. Questa scelta è stata fatta su Abbo, ci sarà chi è d’accordo e chi no. Mi spiace che Beppe, con il quale ho condiviso tanti percorsi nel Pd, ci abbia lasciato”.

Lei dice ‘largo a giovani’, ma scorrendo la lista notiamo che quasi nessuno di quelli eletti nel 2013 sarà candidato.

“La politica è un momento della vita. Se non ti ci appassioni subito non entri nel meccanismo del voler fare, del voler conoscere le pratiche amministrative. Molte delle persone giovani sono comunque nel pieno della propria vita lavorativa, per cui hanno fatto una scelta diversa, e credo che il partito le debba comunque ringraziare per quanto fatto in questi cinque anni. In lista quest’anno ci sono persone valide e competenti, qualche professionista, e più che altro ci sta a cuore il gioco di squadra con tutte le altre liste civiche che hanno concordato un programma comune e hanno visto nella figura di Guido Abbo, una persona che potenzialmente può ancora portare Imperia a nuovi traguardi e livelli di vita”.

Cosa farà nei prossimi mesi?

“Io mi sono messo a disposizione del partito, qualora dovessimo avere una guida con il Sindaco Abbo, e dare input, me ne viene in mente uno abbastanza significativo: i gemellaggi con Newport e Rosario, a cosa sono serviti? Sono state scelte secondo me sbagliate sotto il profilo turistico-commerciale, perché hanno portato a Imperia al massimo dieci persone. Io faccio i complimenti a Paolo Strescino quando ha fatto l’accordo con Friedrischafen, perché è a sole cinque ore e mezza di viaggio, e quando la delegazione, con banda musicale annessa da venticinque elementi e un capo bastone, è venuta a Imperia era molto numerosa. Questi sono accordi politico-commerciali, infatti da quella zona sono venuti tanti tedeschi in visita alla nostra città. Personalmente poi ho fatto un’altra mozione, che non ha avuto seguito, che avrebbe indicato una cittadina della Svizzera (Rencovillier ndr), che aveva a che fare con Grock. Credo che questi siano gli accordi che dobbiamo fare”.

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