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Politica | 23 giugno 2025, 07:05

Bidoni al posto dei motorini: scoppia il caso Iseco in via Schiva

Lucio Sardi (AVS) porta in consiglio comunale il 'trasloco' dei cassonetti: proteste per decoro urbano, sicurezza e posti moto cancellati

Bidoni al posto dei motorini: scoppia il caso Iseco in via Schiva

Approda nello spazio del question time preliminare alla seduta di consiglio comunale in programma questa sera la vicenda delle Iseco, i bidoni automatizzati per la raccolta differenziata, recentemente ricollocati in via Tommaso Schiva. Al centro dell’interpellanza presentata dal capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Lucio Sardi, ci sono una serie di criticità che vanno dal decoro urbano alla sicurezza stradale, passando per l’eliminazione di numerosi parcheggi per motocicli. 

A maggio 2025, infatti, i bidoni erano stati spostati per la prima volta dal lato di levante al lato di ponente della strada, in un tratto adiacente a un muro cieco e privo di affacci. Tuttavia, le proteste dei commercianti, che si sono visti oscurare le vetrine da strutture ingombranti e antiestetiche, oltre ai problemi legati all’igiene per la vicinanza ai contenitori di rifiuti organici, hanno costretto l’amministrazione a rivedere la decisione. 

Il risultato è stato un secondo spostamento: ora i cassonetti si trovano nel tratto terminale lato mare di via Schiva, dopo l’incrocio con il lungomare Vespucci, in prossimità dell’ex stabilimento Agnesi. Una collocazione che, secondo Sardi, ha aggravato ulteriormente la situazione. I dieci moduli posizionati formano un blocco impattante in una zona ad alto traffico veicolare, spesso teatro di incidenti e priva di attraversamenti pedonali sicuri. 

Gli utenti, per raggiungerli, sono costretti a percorrere tratti stradali esposti al traffico, senza alternative protette. Inoltre, questa nuova posizione serve anche le attività commerciali di piazza Dante, imponendo a operatori e residenti lunghi tragitti per il conferimento dei rifiuti. Come se non bastasse, il nuovo assetto ha comportato la perdita di circa quindici parcheggi per moto, eliminati senza alcuna soluzione alternativa. 

Da qui la richiesta avanzata da Sardi all’amministrazione: chiarire quali siano le motivazioni che hanno portato a modificare una collocazione precedentemente consolidata e considerata razionale, e se, alla luce delle problematiche emerse, sia allo studio una nuova sistemazione per le Iseco oppure un intervento sulla viabilità pedonale per garantire accessi sicuri. 

Non è solo una questione tecnica – dichiara il consigliere di AVSma di buon senso amministrativo e attenzione alla vivibilità quotidiana. La situazione attuale non è sostenibile: i cittadini hanno diritto a risposte e a una città organizzata in modo funzionale, decoroso e sicuro”. Il caso approda dunque in Ccnsiglio comunale, dove si attendono risposte puntuali e, possibilmente, un’inversione di rotta.

Diego David

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