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Attualità | 29 dicembre 2025, 12:22

Il vescovo Guglielmo in occasione della fine del Giubileo 2025: "Custodire il divino nella quotidianità"

"La chiusura della Porta Santa non segna la fine del Giubileo, ma il suo trasferimento nelle famiglie"

Il vescovo Guglielmo in occasione della fine del Giubileo 2025: "Custodire il divino nella quotidianità"

Il vescovo della diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Guglielmo Borghetti   in occasione della Festa della Santa Famiglia e la conclusione del Giubileo 2025: "La chiusura della Porta Santa non segna la fine del Giubileo, ma il suo trasferimento nelle famiglie: ogni casa può diventare una piccola Nazaret, spazio di ascolto, perdono, preghiera e custodia del divino. "La santità -ha ricordato il Vescovo, è fedeltà quotidiana, non evento straordinario".

"Guardando alla Santa Famiglia come icona della Chiesa, l’omelia affida al Signore il cammino giubilare: una Chiesa che, come Giuseppe, ascolta e custodisce, come Maria accoglie e medita, come Gesù cresce nella grazia e nella verità, diventando 'scuola di Nazaret' per una formazione continua al Vangelo".

Infine, vengono affidate dal presule alla Santa Famiglia tutte le famiglie della diocesi, specialmente quelle ferite e provate, chiedendo a San Giuseppe la grazia di alzarsi nella notte, discernere i tempi e abitare Nazaret con fedeltà. Il desiderio conclusivo è che il Giubileo continui a portare frutto, rendendo la Chiesa e le case luoghi di pace, misericordia, speranza e freschezza evangelica.

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