Il Natale a Imperia si accende di luce, arte e devozione grazie a un percorso tra i presepi allestiti nei luoghi più suggestivi della città e dell’entroterra. Tra opere classiche e interpretazioni originali, i visitatori e i residenti sono invitati a scoprire un itinerario natalizio che affianca spiritualità, artigianato e memoria collettiva.
A Porto Maurizio, il presepe della Basilica Concattedrale di San Maurizio è ambientato nella bottega del vasaio, una scelta originale e ricca di significato, nata da una suggestione proposta alla Diocesi dal vescovo Guglielmo Borghetti. Il riferimento è a un celebre passo biblico del profeta Geremia, nel quale Dio invita il profeta a scendere nella bottega del vasaio per comprendere, attraverso il lavoro delle mani, il mistero della creazione e della relazione tra Dio e l’uomo.
Nell’atrio d’ingresso del Comune i parrocchiani di Sant’Agata, sotto la direzione artistica del maestro presepista Beniamino Gorlero, hanno allestito un presepe di grande fascino. Un lavoro corale, frutto di passione e competenza, che restituisce al visitatore l’atmosfera autentica del presepe ligure.
Tra i gioielli natalizi spicca il Presepe del Maragliano, custodito nel palazzo del Collegio in piazza Duomo a Imperia. Le 113 statue, opera del maestro seicentesco genovese Anton Maria Maragliano, furono commissionate nella prima metà del Settecento dalla famiglia Berio di Porto Maurizio. Tra pastori, contadini e i Re Magi, l’opera rappresenta una delle testimonianze più preziose della tradizione presepiale ligure e italiana.
Nel cuore di Oneglia, nella Basilica di San Giovanni Battista, si trova un presepe che racconta il Natale attraverso la lente della tradizione popolare realizzato dal maestro presepista Beniamino Gorlero. Le ambientazioni richiamano i paesaggi liguri, con case addossate, muretti a secco e scorci dell’entroterra. Visitabile dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, questa scenografia diventa particolarmente suggestiva nel tardo pomeriggio, quando la luce si fa calda e avvolgente.
In Salita Ardoino, il maestro Beniamino Gorlero propone una novità: un presepe dominato dal colore bianco, che evoca la neve. L’idea — ispirata da un bambino — trasforma la scena della Natività in un paesaggio ovattato, capace di suggerire purezza e pace.
A Borgo Peri, la Confraternita di San Martino accoglie i visitatori con un presepe innevato. La neve diventa componente narrativa, avvolgendo case, sentieri e figure, creando un’atmosfera intima e nostalgica, fedele all’idea di un Natale sospeso nel tempo.
Nella chiesa di San Benedetto Revelli si possono ammirare due Natività, diverse nello stile ma unite dal medesimo messaggio di fede e tradizione. La prima è collocata sotto l’altare e si rifà alla tradizione ligure. Sobria, essenziale, caratterizzata da materiali e scenografie che richiamano il territorio, racconta la nascita di Gesù con quella semplicità che da secoli contraddistingue i presepi della nostra regione. La seconda Natività, invece, è stata realizzata quest’anno dai confratelli della Santissima Trinità e trae ispirazione dalla tradizione partenopea. Qui il presepe si fa più ricco di dettagli, animato da personaggi e scene di vita quotidiana, capaci di trasmettere calore, umanità e partecipazione.
Nella frazione imperiese, la Comunità Giovani di Sant’Agata presenta un presepe di grande coinvolgimento visivo. La rappresentazione della Nascita di Gesù è inserita nel paesaggio laborioso e silenzioso dell’entroterra ligure, con un’attenzione particolare alla vita contadina e ai suoi gesti quotidiani. Numerose statuine in movimento raffigurano i mestieri delle nostre campagne, mentre sorgenti d’acqua, fontanelle, casette in pietra e costruzioni rustiche si susseguono armoniosamente sui tipici muretti a secco (mascei), richiamando i terrazzamenti che caratterizzano il territorio.
Nel borgo di Tavole, in alta Val Prino, è possibile seguire un percorso tra otto presepi sparsi per i caruggi, ognuno con una storia e una caratteristica speciale, di cui uno permanente. Non solo, anche la canonica ospita un’opera originale e di grande fascino, realizzata in un armadio, in stile napoletano. La struttura è frutto del lavoro di Carmelo Minnici, giovane restauratore calabrese, che ha saputo coniugare sapientemente rispetto della tradizione e sensibilità artistica.
La tradizione natalizia si anima grazie al presepe realizzato dalla famiglia Gastaldi Bonavera nel “carruggio” della Colla a Diano San Pietro. Da anni questi appassionati collezionisti ricreano scene della vita ligure utilizzando figure in stile ‘700 napoletano, direttamente da San Gregorio Armeno, scolpite, dipinte e vestite rigorosamente a mano.
Il viaggio termina nella Valle Impero con il presepe di Gazzelli, frazione di Chiusanico. Il Natale si racconta attraverso immagini, suoni ed emozioni in un’opera che unisce fede, tradizione e memoria collettiva. Un percorso unico, capace di affascinare grandi e piccoli, nato dalla passione di Gianni Venturin, scomparso alcuni anni fa, ma ancora profondamente presente attraverso la sua creazione. Il presepe è ambientato all’interno di un vecchio frantoio, luogo simbolico della cultura dell'entroterra, e ospita una Natività a dimensione naturale che colpisce per realismo e intensità.








