A Gazzelli, frazione di Chiusanico, il Natale si racconta attraverso immagini, suoni ed emozioni grazie al suggestivo presepe, un’opera che unisce fede, tradizione e memoria collettiva. Un percorso unico, capace di affascinare grandi e piccoli, nato dalla passione di Gianni Venturin, scomparso alcuni anni fa, ma ancora profondamente presente attraverso la sua creazione. Gianni aveva voluto riprodurre con grande cura gli antichi mestieri, perché il loro ricordo non andasse perduto e potesse essere tramandato alle nuove generazioni. Un messaggio pensato soprattutto per i bambini, affinché potessero conoscere e comprendere la vita semplice e laboriosa di un tempo, fatta di gesti quotidiani, fatica e dignità.
Il video
Il presepe è ambientato all’interno di un vecchio frantoio, luogo simbolico della cultura dell'entroterra, e ospita una Natività a dimensione naturale che colpisce per realismo e intensità. Le scene, animate accompagnano il visitatore in un racconto coinvolgente, dove luci e movimenti danno vita ai personaggi e rendono l’esperienza ancora più immersiva.
All’interno della riproduzione non manca il paese di Gazzelli, ricostruito con fedeltà, insieme al Santuario della Madonna degli Angeli, simbolo spirituale della comunità. Proprio al restauro del santuario sono destinate le offerte raccolte durante la visita al presepe, trasformando così un momento di contemplazione in un gesto concreto di solidarietà e amore per il territorio.
Dopo la scomparsa di Gianni Venturin, il presepe continua a vivere grazie all’impegno e alla dedizione della moglie Carla Belmonte, che con passione e rispetto ne cura ogni dettaglio, mantenendo intatto lo spirito originario dell’opera e il messaggio che il marito aveva voluto lasciare.
Il presepe di Gazzelli non è solo una rappresentazione natalizia, ma un vero e proprio ponte tra passato e futuro, un luogo dove tradizione, fede e comunità si incontrano, regalando a chi lo visita un’esperienza autentica e profondamente emozionante.
(Video Marco Ausenda)
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