Claudio Scajola è stato rieletto presidente della Provincia al termine di una consultazione che ha ricalcato, per numeri e dinamiche, quella di quattro anni fa. Scajola era l’unico candidato alla presidenza e sul suo nome si sono espressi 403 voti validi dei 764 aventi diritto. Sono state inoltre conteggiate 118 schede bianche e 31 nulle, in un quadro sostanzialmente sovrapponibile a quello del 2021, quando i voti validi furono 440, le bianche 104 e le nulle 35, su un corpo elettorale di 777 amministratori.
Anche il dato dell’affluenza conferma la continuità con il passato: ha votato il 72,51% per l’elezione del presidente e il 73,95% per il Consiglio provinciale. Nel dettaglio, al seggio di Imperia hanno votato 406 elettori su 561 per la presidenza e 411 per il Consiglio, mentre a Ventimiglia si sono recati alle urne 148 elettori su 203 per il presidente e 154 per il Consiglio.
Mentre la rielezione di Scajola non era in discussione, l’attenzione politica si concentra ora sullo spoglio dei voti per il Consiglio provinciale, ancora in corso.
Il “toto nomi” che circola parla di una competizione particolarmente serrata all’interno della lista collegata al presidente: testa a testa per le prime posizioni tra Mager e Di Muro, seguiti da una sfida a tre per il terzo, quarto e quinto posto tra Sasso, Conio e Amarella. Di Muro e Pira risultano particolarmente forti nei piccoli comuni.














