Una barca con un armatore famoso aveva le cime d’ormeggio alle bitte della banchina del Raduno di Vele d’Epoca nel settembre 2006. Era Dennis Conner, icona vivente della Coppa America che aveva perso e riconquistato più volte per la vela a stelle e strisce, alla prossima 38ma edizione a Napoli del 2027 non ci sarà. Perché, per la prima volta dopo 175 anni, nelle acque partenopee non sarà in regata nessun scafo ʽvolanteʼ a difendere l’onore della vela statunitense e, quindi, tantomeno a tentare di riportare il Trofeo al di là dell’Atlantico.
Nel 1983, infatti, come difensore del New York Yacht Club detentore del più antico Trofeo sportivo da 132 anni e 26 sfide, aveva avuto la grave colpa di perderlo con la sconfitta contro ʽAustraliaʼ. Una coppa che, fino agli anni ’70, è stata un affare privato tra statunitensi e britannici mentre, tra due anni a Napoli, per la prima volta la vela a stelle e strisce non ci sarà dopo 175 anni.
Insomma, il primo colpo con la scelta della futura sede delle sfide in acque partenopee è stato trionfale per l’Italia, il secondo, senza la presenza di contendente yankee, potrebbe essere letale per la Coppa nata nel 1851 all’Isola di Wight.
Invece ʽAmerican Magicʼ, la barca in rappresentanza del New York Yacht Club, non parteciperà alle sfide nel golfo di Napoli come dichiarato dal sodalizio americano che dopo un ampio confronto con il defender (il New Zealand Yacht Squadron), il Challenger of Record (la britannica Athena Racing) e gli altri team, abbiamo concluso che l’attuale struttura non fornisce il quadro necessario ad American Magic per gestire una campagna altamente competitiva e finanziariamente sostenibile. Così, se per Luna Rossa scompare un avversario temibile e migliorano le possibilità di conquistare il Trofeo, la Coppa America, invece, rischia di perdere o comunque di ferire quel leggendario alone che ha pervaso tutta la vela mondiale e ha sempre emozionato e affascinato ogni velista di qualsiasi età e paese al mondo.














