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Appunti di Storia | 19 ottobre 2025, 07:17

APPUNTI DI STORIA. La condizione degli ebrei ad Oneglia e a Porto Maurizio dalla fine del XVI secolo agli inizi del XIX secolo

Svolte e traumi per gli israeliti nel Ponente ligure

Dalla salita 'Munta di Ebrei', attuale via Carducci a Porto Maurizio, si accedeva al Parasio

Dalla salita 'Munta di Ebrei', attuale via Carducci a Porto Maurizio, si accedeva al Parasio

Storia degli Ebrei nell'Italia moderna o simili. Va, infatti, sottolineato il carattere falsificante di una Storia Ebraica che postuli la separatezza tra le comunità israelitiche degli Antichi Stati Cristiani, ancora per fare un esempio, e il contesto cristiano maggioritario: la Storia degli Ebrei e dei Cristiani è, infatti, una Storia di scambi, di intrecci istituzionali, sociali e culturali, impossibili da separare, in cui le minoranze non costituiscono delle isole. I casi di Ferrara e, per ciò che interessa a noi, di Oneglia (e di ) e in misura minore di Porto Maurizio, sono esemplari, anche se non ne mancano altri in Italia e in Europa. Le vicende degli ebrei nell' Italia moderna comprese tre fasi. 

La prima e la seconda furono traumatiche e furono segnate dalla cacciata degli ebrei autoctoni dalla Sicilia e dall'intera Italia Meridionale , riflesso italico della Reconquista spagnola e vide l' arrivo, nel Centro Nord, di massicci gruppi di ebrei ispanici e lusitani, mentre nel XVII secolo, seguendo i provvedimenti dei Papi della Controriforma, le classi dirigenti di tutti gli Antichi Stati italiani costrinsero gli ebrei entro i confini dei ghetti. 

La terza fase o svolta benefica, se pur dolorosa, avvenne dal tardo Settecento al primo Ottocento, quando le riforme illuministiche e napoleoniche aprirono agli ebrei la via dell' emancipazione, ma a rischio di una loro assimilazione e di una perdita di identità. Nell'Oneglia sabauda (muovendo da Nizza) i Savoia assai equilibrati e lungimiranti dischiusero completamente le porte dell'emancipazione degli ebrei presenti, anche se nei territori sabaudi gli ebrei dalla fine del XVI secolo godevano di ampia libertà di movimento. 

Non dimentichiamo i favori con cui i Savoia ricompensarono i banchieri ebrei del finanziamento dell'acquisto di Oneglia e dintorni dalla locale famiglia Doria. E del resto ad Oneglia, ma anche nella Porto Maurizio genovese la gente non nutriva grandi pregiudizi nei confronti degli ebrei come in altre zone liguri, e una certa integrazione si era piuttosto affermata.

Pierluigi Casalino

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