È partita da Imperia una riflessione che riguarda tutto il basket italiano. Nella Sala Riunioni di Confesercenti, si è svolto l’incontro “Il basket si trasforma: ieri, oggi, domani”, organizzato da Imperia Basket con il patrocinio della FIP Liguria.
Un appuntamento nato nel cuore di Imperia, che vive lo sport cestistico grazie all'impegno locale e che per una sera ha messo a confronto tecnici, dirigenti e formatori di livello nazionale sul tema della crescita del movimento. L’introduzione è stata affidata a Mauro Amisano, presidente della FIP Liguria, che ha ringraziato Imperia Basket per aver riportato nel Ponente ligure "un momento di confronto vero, aperto a tutte le società, piccole e grandi”.
Poi la parola è passata ai relatori: figure che, da prospettive diverse, hanno raccontato come il basket stia cambiando e come debba farlo ancora con spunti di riflessioni non solamente nazionali. Massimo Faraoni, segretario generale della LNP e presidente FIP Toscana, ha parlato dello svincolo atleti, tema sensibile che tocca il futuro dei giovani e delle società di base.
"Serve equilibrio", afferma, “tra la libertà dei ragazzi e la sostenibilità delle società. Non si può crescere un giocatore per anni e poi perderlo senza riconoscimento. La formazione deve restare il centro di tutto”.
A chiudere l’intervento di Giuseppe 'Pino' Gonella, volto storico della LNP, che ha spostato il focus sulle Minors e sulla realtà dei piccoli club di provincia: “Il problema non è solo economico ma motivazionale. Le società devono tornare a parlarsi, a condividere progetti. Solo così possiamo mantenere viva la passione e il basket nei territori come Imperia, dove ogni ragazzo che sceglie la palla a spicchi vale doppio”.
A fine serata, il messaggio che resta è semplice e rilevante anche per la realtà locale: il basket si trasforma davvero solo se ascolta la sua base. E Imperia, questa volta, è stata al centro del dibattito.