Due velisti ponentini sulla scena mondiale, il dianese Diego Negri e l’imperiese Nicolò Gamenara. Negri, nelle acque di Spalato in Croazia nel Campionato mondiale della classe Star, ha conquistato la terza posizione nonostante fosse l’unico con tre vittorie di giornata. Da notare che, sul più alto gradino del podio, è salito un velista come Paul Cayard, l’indimenticato skipper de ʽIl Moro di Veneziaʼ che è ritornato al vertice mondiale della classe dopo 37 anni. Anche il dianese ha conquistato il titolo mondiale per due edizioni consecutive, nel 2021 a Kiel e nel 2022 a Marblehead e proprio quei titoli hanno già pesato nell’attuale appuntamento. Dopo la prima prova conclusa in nona posizione, Negri, con il prodiere Sergio Lambertenghi, ha conquistato la leadership nella seconda regata e il primo posto nella classifica provvisoria.
Non si trattava di prestazioni di valenza marginale soprattutto considerando il lotto dei partecipanti a questo mondiale e non soltanto dl punto di vista prettamente numerico: sul campo di regata erano presenti 101 scafi provenienti da 20 diversi paesi, una situazione che obbligava a conquistare punti giorno per giorno evitando il rischio di rimanere prigionieri nella ʽpanciaʼ di una flotta sterminata. E gli avversari pericolosi, oltre a Paul Cayard, è stato l’equipaggio del timoniere polacco Mateusz Kusznierewicz con il brasiliano Bruno Prada per citare due dei più grandi rappresentanti della Star.
L’ultima regata del campionato era quella decisiva: mentre Negri conquistava il terzo successo, unico caso tra tutti i concorrenti, a Cayard era sufficiente tagliare la linea d’arrivo in settima posizione per salire al vertice della classe. Comunque il terzo gradino del podio è di assoluto prestigio, Negri può vantare la sua presenza nell’olimpo velico: due Olimpiadi nella classe Laser, attuale Ilca, nel 2000 a Sidney e nel 2004 ad Atene e altre due presenze olimpiche proprio per la classe Star nel 2008 a Pechino e a Londra nel 2012, la stessa classe di cui ha conquistato il titolo mondiale nel 2021 a Kiel e nel 2022 a Marblehead.
L’altro velista ponentino è imperiese: Nicolò Gamenara, classe 1992,attualmente è a Le Sables d’Olonne in procinto di partire per la terza edizione consecutiva de La Boulangère Mini Transat il prossimo 21 settembre. Non è una semplice regata sottocosta, per Nicolò si tratta di 4000 mila in Atlantico fino a all’arrivo a Saint-François in Guadalupa su uno scafo a vela della lunghezza di soli 6 metri e mezzo senza assistenza.
La rotta è divisa in due tappe, dopo le prime 1.300 miglia è prevista una sosta fino al 25 ottobre all’isola di Santa Cruz de la Palma, nelle Canarie, prima di affrontare il grande balzo oceanico. Anche l’imperiese, ovviamente, non è un navigatore alle prime armi. Per poter partecipare a competizione Gamenara ha già effettuato e autenticate migliaia di miglia in solitario e vittorie nella Palma-Melilla, la regata più lunga del Mediterraneo disputata con il giovanissimo siciliano Giacomo Nicchitta e, nel 2024, con lo stesso compagno anche il primo posto alla ʽMareNostrumʼ.
Nicolò ha iniziato a Imperia sugli Optimist da figlio di un velista, all’età di 8 anni l’esperienza su una goletta gli cambia la vita, lavora su 12 metri s.i, su barche impegnative anche dall’altra dell’Atlantico e, infine, si innamora della classe Mini 650. Dopo un precedente tentativo di qualificarsi finito in naufragio e dopo 6000 miglia in tre anni, adesso è pronto per una regata ʽveraʼ con 90 partecipanti, tutti appassionati e con gli stessi obiettivi di vittoria e tutti consapevoli di non avere contatti o assistenza da terra se non una radio Vhf soltanto per le emergenze.














