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Attualità | 05 settembre 2025, 07:07

Imperia, due hotel a 5 stelle tra porto e pastificio Agnesi: cresce il dibattito sul futuro turistico della città

Il consigliere Verda (PD) contro i progetti del sindaco Scajola: “Non vetrine di lusso, ma lavoro, cultura e servizi per i cittadini”

Imperia, due hotel a 5 stelle tra porto e pastificio Agnesi: cresce il dibattito sul futuro turistico della città

Due hotel a 5 stelle per un turismo di qualità a Imperia. Che non significa quel turismo d’élite a cui pensa e progetta Claudio Scajola trasformando il pastificio Agnesi in una struttura ricettiva di alta classe riservata a pochi e neppure quell’altro hotel nell’ambito del nuovo porto turistico zona di San Lazzaro sempre a 5 stelle con 90 camere di lusso, appartamenti di pregio e yacht club

Insomma, se è assolutamente vero che Imperia abbia necessità di aumentare il numero dei posti letto, non tutti possono condividere quel futuro di turismo elitario per la città. “Soprattutto quella dell’Agnesi – contesta Edoardo Verda, consigliere comunale PD – è un’operazione che crea vetrine senza premesse, perché Imperia non è una località da turismo di lusso, quella esiste solo sui cartonati dell’amministrazione. La nostra è una città con un tessuto sociale fragile con servizi carenti e con un’economia tuttora sofferente per la chiusura di realtà produttive come l’Agnesi”. 

Per il rappresentante dell’opposizione, insomma, la prospettiva presentata è fuori contesto. “È un’opera che cancella la memoria di un pastificio – prosegue Verda e riducendolo a contenitore di lusso significa rinnegare la storia e dimenticare la cultura industriale e l’identità cittadina quando si potrebbero prevedere spazi culturali o produttivi capaci di generare lavoro”. 

Il lavoro, quindi, concepito anche come strumento per il futuro dei giovani. “La prospettiva prevista dal sindaco, invece, non costruisce futuro – insiste Verda – perché il turismo patinato, e il lavoro che porta on sé, rischia di essere stagionale, precario e fragile”. Il consigliere di opposizione crede in altre opzioni. “Credo in una città che abbia al centro la qualità della vita – continua – che sia consapevole delle proprie dimensioni e radici, dove un residente non debba sentirsi estraneo e dove lavoro, servizi e cultura siano presenti ogni giorno”. 

E Verda conclude con una speranza. “Perché Imperia – è il suo augurio – merita un futuro costruito con serietà, lungimiranza e rispetto della propria storia, non deserte vetrine luccicanti”.

Ino Gazo  

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