/ Attualità

Attualità | 18 dicembre 2025, 13:27

LA STORIA/ Dolcedo si mobilita per il “Babbo Natale del paese”: sfratto rinviato a febbraio

La coppia vive in una casa della curia. La comunità dona 1100 euro

LA STORIA/ Dolcedo si mobilita per il “Babbo Natale del paese”: sfratto rinviato a febbraio

Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei che tu restassi qui a Dolcedo”: un sogno che si è avverato. Questa mattina decine di dolcedesi si sono mobilitati per non lasciare soli Gianni e Franca, il “Babbo Natale del paese” e la sua compagna, nel giorno fissato per lo sfratto dalla loro casa.

I due anziani vivono in un'abitazione di proprietà della curia della diocesi di Albenga-Imperia, ma da anni, a causa di gravi difficoltà economiche e di salute, non riescono a far fronte alle spese di bollette e affitto. Oggi, grazie anche alla mediazione del nuovo parroco del borgo, don Luigi Peirano, entrato in servizio da pochi mesi, è stato trovato un compromesso: lo sfratto è stato rinviato al 17 febbraio: "Mi confronterò con la Curia e con il vescovo per capire se, in futuro, potranno continuare a dimorare qui o se dovranno trovare un’altra sistemazione" ha spiegato don Peirano

La coppia vive in una situazione di fragilità e lui, ottantenne, soffre di demenza senile. Il primo avviso di sfratto era arrivato nel gennaio scorso, a causa degli arretrati che ammonterebbero a circa 8 mila euro, e da allora si sono susseguiti quattro rinvii. I servizi sociali avevano prospettato loro l'ipotesi di trasferirsi alla Caritas di Sanremo o nell’ex albergo Italia di Imperia, struttura ancora da inaugurare e quindi non immediatamente disponibile. Entrambe le offerte sono state declinate, anche perché rischierebbero di spezzare il fragile equilibrio e comporterebbero l’abbandono del fedele cagnolino.

Gianni è stato un pilastro della comunità della Val Prino: ha indossato la divisa da Nonno Vigile davanti alle scuole del paese e, con la sua barba folta, è stato il Babbo Natale che ha animato le festività. La risposta del paese è stata immediata e i compaesani hanno avviato una raccolta fondi riuscendo a consegnare 1100 euro al parroco per coprire parte delle utenze non pagate. “Non eravamo davvero a conoscenza della loro condizione di fragilità, altrimenti ci saremmo mossi prima -hanno commentato-. Sono nel cuore di tutti e non li lasceremo soli". 

Sara Balestra

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium