"Sono serviti quattro giorni e continue segnalazioni per ottenere un provvedimento che avrebbe dovuto essere preso immediatamente". Così Marcello Bellacicco, capogruppo della lista civica 'Diano Marina', commenta l’ordinanza firmata dal sindaco Cristiano Za Garibaldi che vieta la balneazione nel tratto di costa compreso tra la foce del torrente Varcavello e il molo delle Tartarughe, a seguito di uno sversamento in mare iniziato domenica 17 agosto.
"Già il giorno stesso dello sversamento – prosegue Bellacicco – sarebbe stato necessario un sopralluogo e un’ordinanza cautelativa. La situazione era evidente, documentata da numerose foto e video. Non serviva aspettare la burocrazia o attendere l’ARPAL per prendere una decisione che riguarda la salute pubblica".
Il consigliere d’opposizione denuncia anche l’atteggiamento del sindaco nei confronti di chi ha sollevato la questione pubblicamente: "Invece di agire tempestivamente, Za Garibaldi ha preferito accusarci di allarmismo, salvo poi firmare l’ordinanza solo dopo che lo sversamento era ormai noto a tutti, anche ai turisti. Noi non cerchiamo scuse personali – sottolinea – ma riteniamo che scuse siano dovute ai cittadini e ai visitatori, lasciati per giorni nell’incertezza e nel dubbio sulla sicurezza delle acque".
Bellacicco avverte, inoltre, che i problemi ambientali a Diano Marina non si limitano alla zona del Varcavello: "Abbiamo segnalazioni anche dalla foce del torrente Mortula. Invitiamo il sindaco a vigilare su tutto il litorale e ad agire con la prontezza che questi casi richiedono. Difendere Diano significa affrontare i problemi, non nasconderli o minimizzarli».
Il gruppo promette che continuerà a monitorare la situazione e a fare pressione affinché le risposte dell’amministrazione siano rapide ed efficaci. "Per noi – conclude Bellacicco – la priorità sono i cittadini, i turisti e il benessere della città, non le polemiche politiche".














