Una lotta durata svariati decenni probabilmente vinta entro il prossimo dicembre. È stato un esempio di caparbietà, di difesa dalla burocrazia, di giustizia uguale per tutti la battaglia condotta dalla sezione imperiese della Confederazione Italiana Agricoltori per l’adeguamento degli estimi catastali. Perché il territorio ponentino era assurdamente gravato con indici di tassazione che potevano essere anche 20 volte superiori a quelle di altre provincie italiane.
“Era una situazione assurda – commenta Mariangela Cattaneo, presidente CIA di Imperia – nata negli anni ’70 che metteva i nostri operatori agricoli e floricoli in una irragionevole condizione di inferiorità imponendo tassazioni con importi del triplo o quadruplo rispetto ai loro colleghi italiani”. Allora la ʽgestione” degli estimi dipendeva dal Catasto centrale di Roma e la lontananza non era soltanto geografica. “Allora la questione era piuttosto complicata da risolvere – prosegue la presidente Cia – ma allora avevamo coinvolto anche il Prefetto e ci eravamo mossi pure in ambito ministeriale”.
Una lotta impari che aveva avuto una svolta quando, proprio dalla Capitale, erano intervenuti un gruppo qualificato di tecnici che, con accurate rilevazioni sui terreni, l’orografia e il rendimento delle nostre colture, avevano stilato nuove tabelle aderenti alle realtà locali e soprattutto senza assurde e ingiuste tassazioni. “Basti pensare – sottolinea Cattaneo – che con i vecchi estimi un terreno poteva essere tassato per 7 mila euro, con le nuove tabelle si scende a mille”.
Insomma, una rinascita per tutto il nostro territorio. “Con quelle tassazioni – continua – molti operatori avevano attivato tutte le misure necessarie per declassare i loro terreni, abbattendo alberi e eliminando colture con conseguenti danni economici e ambientali”. Dopo anni di indifferenza alle nuove tabelle che mancano ancora della conseguente applicazione e dopo il cambio della normativa forse si intravvede la dirittura d’arrivo. “In passato - conclude – era il Catasto centrale a decidere ma, da circa un anno, è invece il nostro Catasto provinciale a ordinare l’applicazione delle nuove tabelle: i nuovi estimi sono stati approvati nello scorso aprile, adesso manca soltanto il decreto ministeriale di approvazione. La nostra lotta dovrebbe aver fine entro quest’anno”.














