Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo della lista civica Diano Marina Marcello Bellacicco
Rivieracqua riferisce di non essere a conoscenza del provvedimento citato negli articoli e “di non aver ricevuto, ad oggi, alcuna notifica ufficiale del provvedimento di sospensione” L’azienda, o chi per lei prepara i comunicati stampa, dovrebbe conoscere della procedura civile e della possibilità, per il ricorrente, e su disposizione del Giudice, di notificare il ricorso ed il decreto di fissazione udienza e sospensione, 40 giorni liberi prima dell’udienza.
Rivieracqua riferisce, altresì, che “Solo a seguito di un’eventuale comunicazione formale sarà possibile avviare le opportune verifiche del caso, che verranno comunque svolte nei tempi più brevi”. Anche in questo caso Rivieracqua commette due errori. Il primo è che ormai la sede del contenzioso non è più quello degli uffici e delle verifiche svolte in tempi brevi ma sarà quello della giustizia, che va rispettata nelle sue procedure, ed a cui potrà offrire le “verifche del caso”.
Il secondo errore è un errore di metodo perché la Società avrebbe dovuto avviare le opportune verifiche del caso prima di emettere le fatture contestate e non dopo il reclamo indiscutibile degli utenti del servizio idrico. Nel comunicato Rivieracqua riferisce che “non si ritiene corretto che quanto accaduto possa indurre gli utenti a interrompere arbitrariamente il pagamento delle bollette o ad adire le vie legali senza fondato motivo.”
Gli utenti, in ossequio alla legge di bilancio del 2018, con il reclamo presentato alle maxi bollette, hanno diritto alla sospensione del pagamento, finché non sia stata verificata la legittimità della condotta dell’operatore ed in aderenza all’art. 24 della Costituzione possono esercitare la loro difesa in quanto “diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento”.
Rivieracqua, infine, avverte che procederà con ogni azione a tutela della propria reputazione “qualora la diffusione di notizie parziali o strumentali rischi di indurre in errore l’opinione pubblica o di alimentare contenziosi infondati” Le notizie sono vere e sicuramente verificate dagli organi di stampa, l’Avv. Panero notificherà alla società, quando lo riterrà e nei termini di legge, il provvedimento di sospensione della maxi bolletta e gli utenti continueranno a valutare la reputazione della Società pubblico privata per quello che è e che li ha indotti ad avere una opinione oggettiva degli incrementi stratosferici delle bollette ed a coltivare tutti i contenziosi che potranno far loro ottenere giustizia.
Sono certo che il disprezzo che Rivieracqua ha avuto alla indicazione del Difensore Civico, Francesco COZZI, che aveva già chiesto di sospendere le costituzioni in mora e le disalimentazioni delle utenze non sia lo stesso che pare voler essere riservato al provvedimento di sospensione della fattura contestata. Diversamente, Rivieracqua, sarà libera di denunciare chiunque abbia ad esprimere un dissenso sulla prepotente ed insensata solidarizzazione dei debiti sui soli utenti di un servizio idrico qualitativamente discutibile
Marcello Bellacicco














