Il sindaco di Imperia Claudio Scajola, ha colto l’occasione del primo viaggio pubblico nel nuovo servizio di trasporto per fare il punto anche sul progetto Ex Sairo e rispondere al capogruppo di 'Imperia senza padroni' Luciano Zarbano, al centro di una delle sfide più complesse legate al rispetto dei tempi imposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L'intervista
“Siamo stati fortunati, parlando col Governo qualche giorno fa, perché si percepisce chiaramente la difficoltà nel mettere a terra il PNRR: i tempi erano strettissimi, ma nonostante questo, le imprese hanno partecipato lo stesso. È un caso unico, o quasi, perché da noi si è andati avanti anche grazie alla volontà e alla coesione tra enti e imprese,” ha spiegato Scajola.
Il primo cittadino, ha, poi, illustrato lo stato dei progetti in corso, sottolineando che, oltre al caso Sairo, “c’è un po’ indietro l’asilo di Piani, ma entrambi i cantieri sono in fase di risoluzione. In particolare, il progetto Sairo ha subito una revisione significativa: abbiamo rivisitato il progetto, riducendo i volumi da costruire per cercare di rientrare nei tempi, e penso che ci riusciremo. È proprio di una settimana fa l’ok del Ministero alla rimodulazione: era il passaggio fondamentale”.
Scajola ha voluto chiarire anche un aspetto poco noto ma determinante per comprendere la complessità della situazione: “Il progetto Sairo fa parte del PINQuA, un bando nazionale che inizialmente era stato inserito nei fondi di coesione, con scadenza al 2030. Poi, per problemi di bilancio, il Governo ha spostato quei fondi all’interno del PNRR, che però scade tre anni prima. Questo ha generato difficoltà in tutta Italia. Da noi, però, grazie alla rimodulazione approvata, penso che riusciremo nei tempi a portare a termine anche questo intervento”.
L'ex ministro si è detto ottimista, ma ha rimarcato che è necessaria una corretta comunicazione ai cittadini, perché “va spiegato bene il motivo per cui i progetti sono stati adattati. Non si tratta di tagli, ma di una strategia necessaria per non perdere risorse fondamentali per la città”.
Un’operazione complessa, ma secondo Scajola “gestita con serietà, dialogo istituzionale e buon senso. Questo è il metodo che ci permette di andare avanti, anche quando i tempi sembrano impossibili”.