In Liguria si vive a lungo, ma si nasce sempre meno. E mentre la popolazione invecchia, il territorio rischia di svuotarsi lentamente. È questa la fotografia scattata dall’Istat in occasione della Giornata mondiale della popolazione, che conferma un dato ormai consolidato: la Liguria è la Regione più anziana d’Italia e d’Europa, con un’età media che, al 1° gennaio 2025, ha raggiunto i 49,6 anni.
Anche la provincia di Imperia segue lo stesso trend: l’età media è ora di 49,2 anni, con un aumento di ben 2,4 anni rispetto al 2015, quando era ferma a 46,8. Il dato pone il Ponente ligure tra le aree più “vecchie” del Paese, preceduta solo da Savona (50,4 anni) e Genova (49,6).
Il confronto con il resto d’Italia è netto: la media nazionale si ferma a 46,8 anni, mentre la Campania, la regione più giovane, è a 44,5.
Oltre all’invecchiamento, si accentua il divario tra popolazione attiva e non attiva: solo l’11,9% degli italiani ha meno di 14 anni, mentre il 24,7% ha più di 65 anni. Cresce anche la fascia degli over 85, oggi al 4,1%, di cui 6 su 10 sono donne.
Secondo le proiezioni Istat, la popolazione italiana potrebbe calare fino a 46 milioni entro il 2080, perdendo quasi 13 milioni di abitanti rispetto a oggi. Uno scenario che potrebbe far scendere la Liguria verso il milione di residenti, con evidenti conseguenze su welfare, sanità, lavoro e sostenibilità del sistema socio-economico.
Per territori come Imperia, che già oggi fanno i conti con lo spopolamento dell’entroterra e la carenza di giovani, la sfida è tutt’altro che demografica: è politica, sociale e culturale.














