Da lì a qualche mese l'Italia di Bearzot avrebbe trionfato ai Mondiali di Spagna 1982, il presidente della Repubblica era l'indimenticato Sandro Pertini e l'attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola, sarebbe presto diventato primo cittadino del capoluogo rivierasco a soli 34 anni, il più giovane (allora) a capo di un capoluogo di provincia in Italia.
Tutto molto diverso, rispetto a oggi, tranne...il sindaco. Ma questo è un altro discorso.
Già, perché - ad esempio in materia di vigilanza e sicurezza locale - non è che le cose siano cambiate di molto, almeno a livello di numeri. "In città mancano i vigili urbani, servono nuove assunzioni: a oggi c'è un agente municipale ogni 1.000 abitanti, troppo pochi". Così tuonava, nel gennaio del 1982, il consigliere delegato alla polizia urbana, Antonio Di Marco.
"L'organico è composto da 44 unità - spiegava - il rapporto di una guardia ogni mille abitanti non è più sufficiente a compiere l'enorme mole di servizi richiesti: dalla viabilità alla repressione dei rumori, dalla sorveglianza dei negozi alla raccolta di informazioni per svariati organi ed enti pubblici. E' necessario, pertanto, giungere a un rapporto più equo, di almeno un vigile ogni 700 abitanti. L'organico, insomma, dovrebbe salire a 60 unità, anche perché la popolazione reale della città è superiore a quella ufficiale, sia per la presenta di importanti istituti scolastici frequentati da alunni non residenti a Imperia sia per il notevole afflusso di persone che lavorano qui da noi ma provengono da Comuni limitrofi, sia per lo svolgimento di quattro mercati ambulanti settimanali che richiamano un numero cospicuo di gente e di automezzi, sia per l'alto flusso turistico durante i mesi estivi".
Anche il sindaco, Renato Pilade, non si nasconde. "Manifestare apprezzamento e gratitudine ai nostri agenti è doveroso. Meritano un plauso particolare per gli interventi tempestivi, efficaci e generosi, compiuti in più circostanze. Ma, per garantire un servizio veramente funzionale e continuativo di prevenzione, disciplina, controllo e tutela in ogni campo e in tutte le zone della città, occorrono altri provvedimenti".
Oltre all'ampliamento dell'organico, con l'assunzione di nuovi giovani vigili, bisogna allargare i quadri dei sottufficiali, istituire due nuove sezioni cittadini della polizia locale (una a Porto Maurizio e una a Oneglia), ristrutturare il corpo mediante la formazione di squadre e di speciali reparti di impiego per garantire una più razionale suddivisione dei compiti e delle attribuzioni. "Non solo tutto questo - mette le mani avanti il consigliere delegato Di Marco - è poi opportuno dotare la polizia locale di mezzi e attrezzature moderne e idonee, istituendo altresì, in ambito regionale, una scuola per la preparazione e la formazione tecnico-professionale degli agenti, oltre a trasferire la sede del comando in locali più ampi e adeguati. Si sta lavorando anche sotto l'aspetto economico per assicurare agli agenti, considerati i rischi e i disagi che incontrano quotidianamente nell'esercizio delle loro funzioni, una speciale indennità di istituto".
Per la cronaca, nel 1981 sono state accertate 15.060 violazioni al Codice della strada, con un incasso di complessivi 73,5 milioni di lire. Sono stati invece 320 gli incidenti stradali rilevati e 172 i veicoli abbandonati e rimossi.