Il maestro era nato a Oneglia il 24 ottobre del 1925 da una famiglia di solida tradizione musicale.
Aveva iniziato gli studi musicali col padre Ernesto e con il nonno Adolfo, entrambi compositori. Nel 1945 il trasferimento a Milano, dove studia presso il Conservatorio Giuseppe Verdi composizione con Giulio Cesare Paribeni e Giorgio Federico Ghedini, e direzione d’orchestra con Carlo Maria Giulini e Antonino Votto. Nel 1952 segue i corsi di Luigi Dallapiccola a Tanglewood, negli Stati Uniti.
Fin dai primi anni Cinquanta Berio si afferma come una voce autorevole tra i giovani dell’avanguardia musicale. A questo periodo risalgono Cinque Variazioni (1952-53), Chamber Music (1953), Nones (1954), Serenata (1957). Nel 1954 frequenta per la prima volta i Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt. Nel dicembre dello stesso anno, insieme a Bruno Maderna, costituisce presso la Rai di Milano il primo studio di musica elettronica italiana, inaugurato l’anno successivo con il nome di Studio di Fonologia Musicale. È in questa sede che ha modo di sperimentare nuove interazioni tra strumenti acustici e suoni prodotti elettronicamente. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta il suo interesse di Berio si focalizza ulteriormente sulla ricerca di nuove e complesse combinazioni timbriche.
La ricerca musicale di Berio si caratterizza per l’equilibrio raggiunto tra una forte consapevolezza della tradizione ed una propensione alla sperimentazione di nuove forme della comunicazione musicale. Nelle sue varie fasi creative il compositore ha sempre cercato di mettere in relazione la musica con vari campi del sapere umanistico: la poesia, il teatro, la linguistica, l’antropologia, l’architettura.
Berio si è spento a Roma il 27 maggio del 2003. Nella sua ultima opera, Stanze (2003, per baritono, tre cori maschili e orchestra, su testi di Celan, Caproni, Sanguineti, Brendel e Pagis) l’autore dà voce a un’ultima intima sintesi della propria poetica.
L’impegno di Berio per la musica si è esteso anche ad altre attività quali la direzione d’orchestra, la concezione di stagioni concertistiche e la promozione della musica contemporanea («Incontri Musicali», rivista e cicli di concerti inaugurati nel 1956). Ha insegnato presso prestigiose istituzioni musicali e accademiche in Europa e negli Usa (Darmstadt, Dartington, Tanglewood, Mills College, Juilliard School, Harvard University). Nel 1993-94 ha tenuto presso la Harvard University le Charles Elliot Norton Lectures. Dal 1974 al 1980 ha diretto il dipartimento elettroacustico dell’Ircam di Parigi e nel 1987 ha fondato a Firenze il Centro Tempo Reale.
È stato insignito di numerosi premi internazionali (Premio Siemens; Premio della Fondazione Wolf; Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia; Praemium Imperiale del Giappone) e quattro lauree Honoris Causa (City University di Londra e Università di Siena, Torino e Bologna). Dal 2000 è stato presidente dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma dove, sotto la sua sovrintendenza, è stato inaugurato nel 2002 il nuovo Auditorium Parco della Musica.